Svizzera

San Gallo, ieri sera niente disordini ma nuove espulsioni

Erano giunti diversi giovani da altre città. Durante i controlli sono stati sequestrati una pistola scacciacani, materiale di mascheramento e droga

(Keystone)
10 aprile 2021
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Non ci sono stati disordini o danni ieri sera a San Gallo, nonostante alcuni incitamenti alla rivolta sui social media. Circa 90 persone sono state però espulse dalla città. Alcune di loro erano venute fino da Berna o da Lucerna. Circa un terzo degli espulsi erano minorenni, riferisce oggi la polizia cantonale sangallese.

Era la quarta volta in due settimane che sui social network venivano lanciati appelli alla violenza e, in vista di altri disordini, la polizia era pronta e ben presente a San Gallo ieri sera. In altre città svizzere dove i giovani avevano indetto manifestazioni la situazione è rimasta calma.

Tutto ha avuto inizio verso la fine di marzo, quando la polizia comunale di San Gallo aveva interrotto una festa illegale organizzata tramite i social network che si svolgeva sulla collina di Drei Weieren, dove un centinaio di giovani si erano riuniti consumando alcolici e ascoltando musica. La polizia era riuscita a disperdere rapidamente e senza difficoltà il raduno, che fra l'altro non rispettava le disposizioni per lottare contro il coronavirus. In seguito i giovani si erano spostati nel centro città, creando un raduno di circa 250 persone. Si erano poi verificati scontri con la polizia e atti di vandalismo.

Disordini e scontri tra giovani e la polizia di San Gallo si sono poi ripetuti nel fine settimana di Pasqua. Il Venerdì Santo da 300 a 350 ragazzi si sono riuniti sulla Piazza Rossa e nei dintorni. La situazione è degenerata, e la polizia, che è stata attaccata dai giovani, ha usato colpi di gomma.

La maggior parte dei giovani giunti ieri sera a San Gallo non vive nella città, ma in altre parti della Svizzera orientale. Ce n'erano però anche in provenienza da Berna, Kriens, Lucerna o Landquart. Una quarantina di persone sono state fermate e interrogate per svolgere indagini su possibili reati, in particolare per l'inosservanza delle espulsioni pronunciate durante i disordini delle settimane precedenti, precisa un comunicato odierno della polizia cantonale. Durante i controlli, sono stati sequestrati una pistola scacciacani, materiale di mascheramento e droga.
 
 

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