Svizzera

Swiss ed Edelweiss, al momento nessun licenziamento

Le due compagnie aeree elvetiche grate al Consiglio federale per gli aiuti promessi. Da giugno potrebbero essere nuovamente aggiunte rotte

(Keystone)
6 maggio 2020
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Swiss ed Edelweiss si dicono grate per gli aiuti promessi dal Consiglio federale e dal parlamento e giudicano il sostegno un segnale che anche la maggioranza degli svizzeri appoggia e crede nelle due compagnie aeree.

Queste ultime rispetteranno le condizioni inerenti agli obiettivi climatici del governo e alle misure in caso di licenziamenti dovuti a una ristrutturazione, si legge in un comunicato congiunto diffuso in serata. Viene però accolto con favore il fatto che le Camere federali abbiano fatto una distinzione tra le misure per aiutare l'aviazione e la politica climatica.

In una conferenza stampa telefonica il presidente della direzione di Swiss ha dichiarato che al momento "non sono chiaramente previsti licenziamenti" nel quadro della riduzione dei costi di circa il 20% per far fronte alla crisi scaturita dalla pandemia di coronavirus. "Faremo tutto il possibile" per non doverne effettuare. La compagnia aerea intende ricorrere alla fluttuazione naturale, alla non sostituzione di collaboratori partenti e al non prolungamento di contratti a termine. Quanto ad eventuali adeguamenti salariali, per il momento il vettore non ha preso decisioni, ha aggiunto Klühr.

"Con questi soldi possiamo superare l'attuale crisi e poi riavviare l'hub di Zurigo", ha affermato Klühr. I primi 300 milioni di franchi dovrebbero essere sui conti della compagnia a inizio giugno. L'accordo di credito con le banche ha una durata di cinque anni e potrà essere prolungato di altri due, ha spiegato il direttore delle finanze Markus Binkert. Sulla base di uno scenario conservativo per quanto riguarda il piano di volo il vettore prevede però di rimborsare il denaro in meno di cinque anni.

Nuove rotte forse già da giugno

Nella nota le due compagnie si sono anche espresse in merito alla questione del risarcimento di voli annullati: in assenza di una soluzione europea Swiss ed Edelweiss rispetterebbero la condizione di rimborsare alle agenzie di viaggio gli anticipi versati da queste ultime entro il 30 settembre. "Ma naturalmente speriamo che più persone possibile optino per un cambiamento di prenotazione" piuttosto che per un annullamento, ha dichiarato Klühr.

Non è tuttavia ancora chiaro a partire da quando e per quali destinazioni sarà possibile cambiare le prenotazioni. A partire da giugno potrebbero essere nuovamente aggiunte rotte. "Però non sappiamo con quali mercati potremo cominciare", ha affermato il Ceo. Tutto dipenderà dall'allentamento delle misure restrittive nei vari paesi, Svizzera in primis, e dalla domanda della clientela.

Quanto ai prezzi, Klühr si aspetta che inizialmente le compagnie potrebbero lanciare una guerra dei prezzi, mentre a medio e lungo termine i biglietti aerei dovrebbero costare di più che prima della pandemia.

Soddisfatte anche le agenzie di viaggio

Da parte sua la Federazione svizzera di viaggi (FSV) accoglie positivamente il fatto che con il prolungamento della sospensione delle esecuzioni voluto dal parlamento, fino a fine settembre i clienti delle agenzie di viaggio non potranno avviare procedure d'esecuzione in relazione a richieste di rimborso.

Tuttavia, viene affermato in un comunicato, l'obiettivo primario della FSV e delle agenzie è di poter restituire ai clienti il costo delle prestazioni non ottenute. Se quindi, come previsto, si riotterranno entro settembre i soldi versati alle compagnie aeree, questi saranno subito inoltrati ai clienti finali, promette l'associazione.

In questi giorni di sessione straordinaria le Camere federali hanno approvato una modifica della legge sull'aviazione, dichiarandola urgente. La base legale che consente alla Confederazione di venire in aiuto al settore entrerà in vigore già domani. Sono previsti 1,275 miliardi per garantire prestiti alle compagnie aeree svizzere e 600 milioni per sostenere le aziende del settore aeronautico attive negli aeroporti nazionali.

Misure severe in materia di protezione del clima non hanno raccolto una maggioranza, ciononostante gli aiuti sono sottoposti ad alcune condizioni ambientali e sociali.

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