Svizzera

Obbligo di notifica a Zurigo per autisti di Uber

La nuova legge del Cantone è stata approvata dal 51,6% dei votanti, bocciato invece il tunnel autostradale in città

foto keystone
9 febbraio 2020
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Il canton Zurigo introduce un obbligo di notifica per gli autisti di Uber. Lo prevede una nuova legge approvata dal 51,6% dei votanti. Con oltre il 60% di "no" è inoltre stata bocciata la realizzazione di un tunnel autostradale da 1,1 miliardi di franchi nella città sulla Limmat.

La nuova "legge sui trasporti di persone con taxi e limousine" obbliga anche gli autisti di servizi come Uber a registrarsi presso l'autorità cantonale e a esporre sul proprio veicolo un apposito distintivo.

In Svizzera, Uber è finora sbarcata in quattro città: tollerata a Zurigo, Basilea e Losanna, l'azienda digitale californiana è confrontata con un divieto del governo cantonale di Ginevra, una misura attualmente sospesa in seguito ad un ricorso.

La legge zurighese, sostenuta dalla maggioranza del Gran consiglio, riunisce sotto la competenza del cantone tutta una serie di misure, come quelle sui permessi di sosta e sui limiti tariffari che attualmente sono regolati a livello comunale.

L'opposizione è arrivata dal centro-destra, compresi i Verdi-liberali, dall'UDC (partito quest'ultimo che in parlamento aveva tuttavia votato a favore della nuova legge), come pure dal governo cantonale. I sostenitori del "no", supportati anche da un'associazione in difesa della vita notturna, temono la creazione di un "mostro burocratico" che metterebbe i bastoni fra le ruote ad ogni forma di innovazione.

Bocciato tunnel autostradale in Città

Un altro oggetto controverso sottoposto agli zurighesi riguardava la costruzione di un tunnel stradale di 2,3 chilometri sotto la "Rosengartenstrasse" , una strada in salita nel quartiere di Wipkingen a Zurigo, che dal 1972 funge da via di transito principale sull'asse nord-sud e vede transitare fino a 56'000 veicoli al giorno.

Il 61,5% dei votanti - una quota sorprendentemente alta - ha bocciato la legge che avrebbe dovuto regolare il finanziamento del progetto, con costi stimati in 1,1 miliardi di franchi. Il 60,6% ha inoltre respinto la realizzazione del progetto.

Il progetto - sostenuto dal governo cantonale, come pure dalla "vecchia" maggioranza di centro-destra del Gran consiglio - prevedeva la costruzione di un tunnel per il traffico motorizzato a quattro corsie, affiancato da nuove linea di tram in superficie che dalla sopraelevata della Hardbrücke avrebbe raggiunto i quartieri a Nord della città, attualmente collegati su questo asse da autobus.

Contro il tunnel sotto la "via dei giardini delle rose" (questa la traduzione letterale) si è schierato il consiglio comunale della città sulla Limmat. Verdi, socialisti e verdi-liberali lo consideravano un progetto faraonico "di altri tempi", con un cantiere che per 10 anni avrebbe creato notevoli disturbi all'intero quartiere.

No a due iniziative fiscali

Gli zurighesi hanno detto "no" anche a due iniziative fiscali contrapposte. Un'iniziativa della Gioventù socialista (Giso) è stata bocciata dal 60,9% dei votanti, mentre quella dei giovani liberali-radicali ha raccolto il 69,7% di voti contrari.

La prima mirava a ridurre la pressione fiscale per i redditi medio-bassi ed aumentare contemporaneamente dal 13 al 17% la progressione massima per i redditi superiori ai 200'000 franchi. La seconda proponeva invece una riduzione generale delle imposte e il taglio dal 13 al 12% dell'aliquota massima per i redditi più alti. Governo e parlamento raccomandavano di bocciare entrambe le iniziative.

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