Svizzera

Ginevra, il Cantone frena Uber

Troppo precariato per autisti e corrieri. Per poter riprendere l'attività, l'azienda deve rispettare la legge sui taxi ma può contestare la decisione.

1 novembre 2019
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Il cantone Ginevra vieta a Uber di continuare la sua attività alle condizioni attuali, troppo precarie per i lavoratori attivi come autisti e corrieri. L'azienda californiana ha ora 30 giorni di tempo per presentare ricorso contro questa decisione del Dipartimento cantonale del lavoro.

Il consigliere di Stato Mauro Poggia - che ha rilevato il dossier da Pierre Maudet - ha indicato a Keystone-Ats che il Cantone ha effettuato un'analisi giuridica del caso Uber. Sulla base dei risultati emersi, l'amministrazione cantonale ritiene che l'azienda debba essere considerata come un'impresa di trasporti, i cui conducenti devono essere trattati come dipendenti e non come partner.

Uber deve quindi rispettare la legge cantonale sui taxi e i veicoli da trasporto con autista, come pure il Codice delle obbligazioni. Fino a quando non lo farà non potrà operare nel canton Ginevra.

Dal canto suo l'azienda sostiene di essere una semplice piattaforma di gestione delle corse in taxi, che stipula contratti di partnership con quegli autisti che vogliono utilizzare i suoi servizi. Uber si trova ora a un bivio: può mettersi in regola con la legge oppure presentare ricorso al tribunale amministrativo contro il divieto di svolgere la propria attività. Il ricorso avrebbe un effetto sospensivo, il che significa che l'impresa potrebbe continuare la sua attività fino a quando non verrà presa una decisione giudiziaria.
 
 

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