Dopo il Nazionale, anche la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati ha approvato il messaggio sull'esercito
Dopo l'approvazione del Consiglio nazionale durante la scorsa sessione estiva, i quattro disegni relativi al messaggio sull'esercito ricevono il sostegno anche della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S). La Camera dei Cantoni tratterà l'oggetto in autunno.
Il messaggio è stato accolto dalla commissione all'unanimità, scrivono oggi in una nota i servizi del parlamento. Gli investimenti totali ammontano a circa due miliardi di franchi.
Il budget è destinato a tre ambiti: armamento, materiale e immobili del Dipartimento della difesa (DDPS). Inoltre è stata apportata una modifica alla legge militare.
Il credito più discusso è stato quello – da 118 milioni – da utilizzare per mandare in pensione l'attuale mortaio da 8,1 centimetri, in uso da oltre 40 anni, usato da fanteria e forze speciali. Con 11 voti contro 2 la CPS-S suggerisce di dire sì al tesoretto.
Secondo la maggioranza, l'esercito dovrà anche in futuro disporre di diversi sistemi d'arma per poter appoggiare con fuoco indiretto le formazioni da combattimento e mantenere le sue capacità operative. Una minoranza invece si oppone, ritenendo che l'ipotesi di un conflitto non sia realistica e ricordando che l'impiego di simile materiale bellico è oggetto di crescenti critiche a livello internazionale.