Hockey

‘Nel nuovo stadio con lo spirito dell'Ambrì’

Presentata a Locarno la nuova rosa allargata a 31 giocatori, in attesa del quinto straniero. Duca: 'Puntiamo ai pre-playoff e a una Spengler da protagonisti'

Nella nuova stagione con Fora di nuovo capitano. Zwerger, Bianchi e Grassi i suoi assistenti (Ti-Press/Golay)
26 agosto 2021
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Nuova stagione, nuova pista. Ad Ambrì, però, gli obiettivi sono quelli di sempre. "Siamo entrati nel quinto anno di questa gestione, e la nostra strategia non cambia, malgrado l'innesto di qualche giocatore più esperto: rimaniamo club formatore con forte identità nel nostro territorio» spiega il direttore sportivo biancoblù Paolo Duca, da Locarno, sede della presentazione ufficiale ai media. 
Anche se stavolta, agonisticamente parlando, l'asticella s'è un po' spostata verso l'alto: «Puntiamo ad arrivare ai pre-playoff, e a una Coppa Spengler da protagonisti».

Pur se, lo dice Duca, ma tacitamente lo sottoscrivono tutti, «ancor più importante per noi è portare anche nel nuovo stadio lo spirito combattivo, e tutti altri valori che hanno ci hanno contraddistinti da sempre. Per noi è questo l'obiettivo più importante in assoluto».

Per provare a fare un passo in più rispetto alla scorsa stagione, Luca Cereda avrà a disposizione una rosa allargata di 31 giocatori rosa allargata, con ben 13 ticinesi («e di questi, 11 sono formati nel nostro settore giovanile: quindi più di un terzo è cresciuto in casa, e per me è motivo di vanto» aggiunge Duca), con cinque stranieri. Pur se il quinto e  ultimo non c'è ancora («lo stiamo ancora cercando: lavoriamo intensamente con obiettivo temporale inizio campionato», sottolinea il direttore sportivo). «Indubbiamente faremo di tutto per raggiungere gli obiettivi citati da Paolo – dice, dal canto suo, Luca Cereda –. Puntiamo a disputare i pre-playoff, il che significa lasciare tre squadre dietro di noi, obiettivo fattibile ma per nulla scontato. Per riuscirci dovremo essere una squadra, dall'inizio alla fine. Tutti assieme, dai tifosi, che siamo entusiasti di ritrovare nella nuova pista, ai giocatori, dallo staff tecnico ai dirigenti».

Una nuova pista che a poco più di due settimane dalla prima partita casalinga, contro il Friborgo, sabato 11 settembre, è ancora un cantiere aperto. «Abbiamo cominciato con i lavori poco piu due anni fa, nel luglio del 2019, e ora possiamo dire che praticamente la pista ora è quasi finita – dice Massimo Frigerio, vicepresidente Hcap e presidente della Valascia immobiliare Sa –. Giornalmente vediamo degli sviluppi: 140-150 operai sul cantiere fino alle nove di sera, è un formicaio, per una struttura imponente e complicata, gestita da persone capaci per la realizzazione di questo nostro sogno. Una casa multifunzionale, realizzata a misura nostra, ma stiamo comunque parlando di uno stadio da 50 milioni. E, non dimentichiamolo, noi siamo un'azienda privata. Ciò che abbiamo fatto secondo noi dovrebbe infondere fiducia a tutti, giocatori, dirigenti e tifosi. Ed è una dimostrazione di cosa può fare l'Ambrì». «Anche se, è chiaro – aggiunge Frigerio –, e scrivetelo pure, la pista non sarà finita al 100%: ci saranno ancora recinzioni provvisorie, per esempio mancherà la ventilazione in un bar al piano di sopra, che quindi dovrà restare chiuso, ma il nostro obiettivo è giocare quella partita nella nuova pista. È una sfida, ma le sfide fanno parte del nostro dna».

E quel giorno, a differenza di un anno fa, sugli spalti tornerà a esserci il pubblico. Quello delle grandi occasioni. «Ma ci saranno delle regole che si dovranno rispettare – dice il Ceo biancoblù, Nicola Mona –. Proprio oggi dal Cantone abbiamo ricevuto l'approvazione del piano protezione anti Covid. La parte più importante è senz'altro che potremo giocare davanti ai nostri tifosi, senza restrizioni né di numero, né di separazioni, né di mascherine. Siamo tornati alla liberta che conoscevamo, insomma. Ma, beninteso, c'è un obbligo ben preciso: per assistere alle partite servirà un certificato Covid, ovvero vaccinazione completa, guarigione dal virus o test Pcr o antigenici. È fondamentale, per evitare frustrazioni e inutili attese ribadiamo che entrerà allo stadio entra solo chi è in possesso di Certificato Covid svizzero o Ue, con codice Qr, più ovviamente un documento, i cui dati non verranno né verranno trasmessi né registrati, ma serviranno soltanto a verificare l'identità».

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