Hockey

Il Lugano rompe il ghiaccio, e Müller... il primo bastone

‘La Champions League? Un utile test per prepararci bene al campionato’. Così il neacquisto bianconero al primo allenamento alla Cornèr Arena

Il 26enne zurighese (Ti-Press)
2 agosto 2021
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Qualche centinaia di tifosi, tutti rigorosamente provvisti dei certificati Covid richiesti, si sono dati appuntamento questa mattina alla Cornèr Arena per il tradizionale primo allenamento, aperto al pubblico, dell'Hc Lugano. «Fatta salva qualche rarissima eccezione, tutti erano provvisti della documentazione richiesta», tiene a sottolineare l'addetto al controllo all'entrata della pista: un segnale importante anche per le future partite che il Lugano disputerà sul ghiaccio amico.

Com'era d'altronde logico aspettarsi, stavolta non c'è stato il classico bagno di folla degli anni passati al primo appuntamento tra i tifosi e i propri beniamini sul ghiaccio, ma l’affetto dimostrato dai presenti comunque stato parecchio. Per i giocatori novanta minuti di allenamento sul ghiaccio, sotto l’attenta supervisione del nuovo allenatore Chris McSorley. Presente tutto il roster, a eccezione del canadese Daniel Carr, il cui arrivo è previsto per mercoledì. Allenamento suddiviso in due parti: la prima con diversi esercizi con il disco, la seconda invece con una partitella interna, tra i 'Bianchi' contro i 'Neri'. La prima rete stagionale porta la firma di Alessandro Chiesa, mentre il primo bastone lo ha rotto il nuovo arrivato, il 26enne difensore Mirco Müller. «È bello poter ritornare sul ghiaccio – sottolinea proprio quest'ultimo –. Chiaramente nei primi allenamenti bisogna bruciare tutte le tossine accumulate durante l’estate, e si è anche po’ arrugginiti, ma la sensazione di poter nuovamente giocare è sempre molto positiva. Sto imparando a conoscere i miei nuovi compagni di squadra; alcuni li conoscevo già. Sono venuto a Lugano perché questo è un club con tante ambizioni e poi i dirigenti mi hanno fortemente voluto. Il programma e la presentazione della società mi sono piaciuti molto. Tutto ha combaciato, ed è sfociato in un contratto per sei stagioni. Il Canada? No, non lo ritengo comunque un capitolo chiuso, ci mancherebbe. Anche se, ovviamente, non tutto dipende esclusivamente da me...».

A Lugano è arrivato con McSorley, allenatore che non necessita certo di presentazioni: «L’approccio con lui è stato ottimo. Chris è un vero professionista, è stato piacevole incontrarlo. Lasciamolo lavorare, nel prossimo futuro giocando in Champions League abbiamo già degli incontri importanti, dove affronteremo delle squadre di buon livello. Tutti vogliono qualificarsi per i prossimi turni; per noi saranno dei test importanti per prepararci bene al campionato». Giocando diverse stagioni in America, quanto hai seguito il campionato svizzero in questi anni? «A essere sincero l'ho seguito poco, anche perché oltre Atlantico non era facile restare aggiornati su quanto capitava qui in Svizzera. Solitamente mi limitavo a guardare le partite che vedevano impegnati i giocatori che conoscevo e che sono anche miei amici. Con i tanti trasferimenti dovuti alle lunghe trasferte, il tempo a disposizione del resto non è molto. Ma poi, come dicevo, con la Nazionale si impara a conoscere molti giocatori: il mondo dell'hockey, non dimentichiamolo, in fondo non è poi così grande...». Il tuo primo approccio con la città di Lugano? «Sono arrivato solo da una settimana: difficile dare un giudizio. Tante volte mi sembra di non essere in Svizzera: questo mi sembra un mondo diverso, con un’altra mentalità.  So che l’hockey a Lugano e in Ticino è seguitissimo, quindi anche la pressione su di noi giocatori sarà alta, ma va benissimo. Chiaramente mi dovrò abituare a nuove esigenze, ma sono sicuro non avrò problemi.   Adesso vivo insieme al nuovo canadese Joseph, anche lui da poco a Lugano. Un ragazzo in gamba». Nel tempo libero cosa ti piace fare? «L’estate scorsa, in Canada, ho iniziato a pescare, soprattutto nei laghi. Ho preso delle lezioni. Poi, per il compleanno, ho ricevuto una bella attrezzatura da parte di mia moglie e mio suocero: lui è un pescatore bravissimo, che mi sta insegnando tutti i trucchi del mestiere. Qui a Lugano avrò la possibilità di esercitarmi. E poi nello spogliatoio ci sono alcuni dei miei nuovi compagni che hanno lo stesso hobby: spero proprio di poterne approfittare».

Il primo test ufficiale per il Lugano sarà l’ormai tradizionale sfida precampionato con i Ticino Rockets, in programma martedì prossimo, 10 agosto, a Biasca, con inizio alle 19.30, mentre la prima amichevole alla Cornèr Arena è fissata per sabato 21 agosto, contro i tedeschi del Krefeld. Seguirà la presentazione ufficiale della squadra ai tifosi.

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