Calcio

La strada del Lugano si fa in salita

I bianconeri soccombono in casa all’Hapoel Beer Sheva per 2-0 in una serata poverissima di contenuti. In Israele servirà un’impresa

Il Lugano è in ginocchio
(Ti-Press/Gianinazzi)
4 agosto 2022
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Il Lugano ha già un piede fuori dalla Conference League, dopo il due a zero incassato a Cornaredo dal Beer Sheva, non irresistibile, ma che se ne torna a casa con un comodo e meritato doppio vantaggio. I bianconeri sono infatti stati sovrastati a centrocampo.

Rispetto alla vittoria a Winterthur Croci-Torti opera un solo cambio, la titolarizzazione di Daprelà al posto di Mai, per il resto formazione confermata, con il ritorno in panchina di Amoura e Babic e la promozione dalla seconda squadra di Maccoppi.

La partita inizia su ritmi più che blandi, tanto che dei primi dieci minuti se ne giocano forse cinque. Blanda è anche l’attenzione di Ziegler che per poco non serve un avversario a centro area. La prima occasione dell’incontro se le crea comunque il Lugano al quarto d’ora con un tiro centrale da fuori area di Bottani.

L’Hapoel regisce con la conclusione a lato del pimpante Ansah al 22’ che si spegne però sull’esterno della rete. In seguito il Lugano prova a concludere in alcune circostanze da fuori area, ma sempre a lato o addosso a un difensore.

Sull’altro fronte Saipi viene chiamato in causa al 35’ da Miguel Vitor che colpisce di testa dal limite dell’area piccola di testa su un calcio di punizione per un fallo di Arigoni, ingenuo. È il preludio al gol che cade quattro minuti più tardi con Yosefi che svetta su Valenzuela e schiaccia imparabilmente di testa nell’angolino basso.

Da segnalare che lo stesso Yosefi viene graziato dall’arbitro al quarto minuto di recupero, quando, già ammonito, commette un fallo da cartellino su Arigoni.

Nella ripresa il Lugano prova a rimettere in piedi l’incontro, ma lo fa senza la necessaria precisione nel fraseggio. D’altra parte il Beer Sheva si preoccupa soltanto di difendersi e di guadagnare ogni secondo utile fra rimesse in gioco e (pseudo) infortuni dopo i contrasti.

Croci-Torti inserisce prima Belhadj poi Amoura ma nessuno dei due riesce a dare una sterzata alla partita, mentre i giocatori con la forma più precaria (come Bottani e Arigoni) calano vistosamente.

Soltanto all’80’ infatti Amoura si ritrova sui piedi un pallone invitante sul lato destro dell’area di rigore ma la sua conclusione è troppo debole e imprecisa per essere annoverata tra le occasioni da rete. Poco dopo il Lugano (che ha appena inserito Babic al posto di Mahou rinunciando così a due sostituzioni) ha un calcio d’angolo, ma il colpo di testa di Belhadj si spegne a lato.

È il canto del cigno dei padroni di casa che all’85’ subiscono la seconda rete, firmata da Selmani in campo da due minuti, liberato troppo facilmente sul secondo palo.

Lugano - Hapoel Beer Sheva (0-1) 0-2
Reti: 39’ Yosefi 0-1, 85’ Selmani 0-2.
Lugano: Saipi; Arigoni, Daprelà, Ziegler, Valenzuela; Doumbia, Sabbatini; Haile-Selassie (56’ Belhadj), Bottani, Mahou (82’ Babic); Celar (67’ Amoura).
Hapoel Beer Sheva: Glazer; Dadia, Tibi (83’ Keltjens), Miguel Vitor, Hélder Lopes; Bareiro, André Martins (63’ Micha), Elhamed; Yosefi (63’ Elias), Hemed (73’ Hatuel), Ansah (83’ Selmani).
Arbitro: Fabbri (I).
Note: 3369 spettatori. Lugano privo di Macek, Aliseda e Hajrizi (infortunati). Ammoniti: 7’ Bottani, 35’ Arigoni, 36’ Yosefi, 75’ Micha.

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