BASKET

Con l’onore delle armi, ma la Svizzera è battuta

La Nazionale di Ilias Papatheodorou ci prova, ma alla distanza è costretta ad arrendersi a una Polonia fisicamente più forte e che non regala quasi nulla

Ben cinque elvetici in doppia cifra, a immagine di Kazadi
(Keystone)

La Svizzera perde anche la sua seconda gara in quattro giorni, stavolta contro la Polonia e, si potrebbe dire, con un punteggio onorevole: 70-80. Come quattro giorni fa, è nell’ultimo quarto che i nostri si vedono superare dall’avversaria con un parziale eloquente di 12-22. Il calo è stato progressivo nei quarti: al 27-21 del primo, certamente anomalo quel 60% al tiro per i nostri, han fatto seguito il 15-14 del secondo quarto e il 16-23 nel terzo. Si è scesi al 46%, poi al 42% e infine al 40%, mentre i polacchi sono passati dal 50% al 46% nei restanti tre quarti di gara, ma il 29-43 ai rimbalzi (9 a 13 quelli offensivi) è un chiaro segno della differenza fisica degli uomini in campo.

Una Polonia che, è bene sottolinearlo, era già qualificata per gli Europei, essendo squadra organizzatrice con Finlandia, Lettonia e Cipro, ma non ha regalato nulla o quasi se non una difesa allegra nei primi 10’. La Svizzera ha avuto ben cinque giocatori in doppia cifra, Cotture, Kazadi, Kovac, Martin e Polite, certamente i migliori e anche segno evidente che abbiamo giocato di squadra per lungi tratti di gara, giocando anche meglio dei polacchi: sono invece mancati Gravet, Burrel, Kubler, Nzege e Fofana, più pasticci che punti come al solito. Discreta la prova di Solcà nei quasi 9 minuti di campo.

Bisogna dire che il lavoro di Papatheodorou non è facile, al cospetto di non pochi giocatori che stanno fuori dalla Svizzera ma anche per le assenze di Marko Mladjan e Dubas che si sono fatte sentire nel settore dei lunghi. Solo Cotture e in parte Martin hanno giocato una buona gara al cospetto dei lunghi avversari, mentre Nzege è stato nullo. Va pur detto che sono mancati apporti dai cambi, ma la squadra ha avuto il merito di lottare per tutta la gara.

Primo tempo senza grandi sussulti: 8 pari al4’, 13 pari al 6’. Gli arbitri fischiano anche i sospiri e la Polonia si trova con 4 falli di squadra in meno di 3 minuti. Poi la Svizzera allunga quando Martin trova due triple e due conclusioni da 2, 10 punti (4/4) e la Svizzera sale a+ 6 con Kazadi dalla lunetta, 25-19 prima del 27-21 a fine primo quarto. Nel secondo quarto l’arbitraggio è più tollerante e le difese hanno la meglio: 3 a 5 di parziale in 4 minuti, poi la Polonia torna a -1 (30-29) al 5’. Fofana fa una cosa buona e mette una tripla che permette ai nostri di riallungare a +4 (33-29) all’8’ e poi un +9 (42-33 al 9’) con i polacchi a litigare col ferro anche nei liberi, per il 42-25 a metà gara.

Il terzo quarto vede i polacchi andare in parità con un 3-10 in entrata (45 pari al 2’). La Svizzera è già in bonus, la Polonia subisce comunque un 10 a 3 e il vantaggio torna a +7 con la tripla di Gravet (55-48). Gli ultimi 4 minuti sono però di marca ospite (8-0) e si va all’ultima pausa in parità a quota 59. In entrata di ultimo quarto, Kovac firma l’ultimo vantaggio con una tripla (61-58), poi i polacchi chiudono la difesa: un 5-11 di parziale li lancia a +6 (63- 60 al 5’), Polite ricuce a -3 ma poi in un amen Balcerowski (31 punti alla fine, con 10/12, 2/3 e 5/7) trascina i suoi con un parziale di 10-0: è il +13 del 66-79 che praticamente non lascia scampo ai nostri, i quali chiudono poi la gara sul 70-80.

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