TIRI LIBERI

Il Lugano sta facendo parecchio con mezzi limitati

Il mese di febbraio è stato positivo per i Tigers, così come per una Spinelli Massagno cresciuta ancora con l’innesto di Bogues

Febbraio è stato sinora positivo per le nostre due squadre di serie A. Il Lugano, dopo la scontata sconfitta contro il Vevey, senza Zinn, Lawrence e Dell’Acqua, e quella di misura contro il Nyon, le successive due le ha vinte con il rientro di tutti, fatta eccezione di Lawrence, per il quale non si può pensare a un ritorno se non negli Usa. Le vittorie contro Monthey e Swiss Central, hanno definito come Montini abbia creato una buona squadra pur con i limitati mezzi finanziari a disposizione. Fondamentale il rientro di Zinn perché senza un’arma pensante i bianconeri faticano. Due vittorie di carattere, determinate nel secondo tempo: contro il Monthey con una vittoria di 1 punto dopo essere risalito da -14, mentre contro Swiss Central, il parziale era di 35-26 nell’ultimo quarto. La sconfitta contro il Nyon sarebbe stata evitata con Zinn in campo? Crediamo proprio di sì, visto che i padroni di casa si sono avvantaggiati negli ultimi minuti con i falli sistematici, dopo una gara in grande equilibrio. Piaccia o meno ai più sofisticati pensatori delle cose cestistiche, ma questo Lugano sta facendo cose decisamente buone con una panchina corta e senza uno dei tre stranieri per più della metà delle gare disputate sinora: prima Ross, poi Hamilton e ora Lawrence. Insomma, vediamo anche come la crescita dei vari ticinesi abbia portato quella manciata di punti necessaria per vincere. Poi, certi cali e certi egoismi degli stranieri vanno comunque messi sulla bilancia con la loro presenza, pressoché costante, di 40 minuti in campo e, prima o dopo, l’ossigeno manca.

Anche la Spinelli, ma questa non è una novità, viaggia a pieno regime e, da capolista, senza perdere punti per strada. Alcuni conquistati con un certo affanno, come contro il Monthey, altri da dominatrice, come nelle sfide con l’Olympic e il Vevey due volte. Una squadra che è cresciuta nel gioco d’assieme e che, di gara in gara, riesce comunque a trovare sempre le soluzioni migliori per arrivare alla vittoria. L’innesto di Bogues ha dato maggiori alternative, soprattutto in difesa sui play americani delle varie avversarie. Martino, che sta facendo un signor campionato, non ha le qualità fisiche per questo tipo di difesa, anche se il suo lavoro è sempre di buona qualità. Ma contro gente come Malik Johnson o Jordan ci vogliono dei pari-nazionalità. Gubitosa non deve più sacrificare Williams in quel ruolo e ha così a disposizione maggiori soluzioni, anche per l’attacco. Inoltre, la miglior condizione di Galloway, evitasse stupidi falli in attacco, permette a Gubitosa di avere un pivot attivo da alternare senza problemi. Per quanto riguarda l’attacco, le soluzioni non mancano ma, lo si è visto in questo ultimo mese, una minor dose di egoismo individuale garantirebbe ulteriori benefici a tutta la squadra e creerebbe maggiori preoccupazioni per le avversarie.

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