Tecnologia

I 25 anni di Google: da un server fatto con i Lego ad oggi

Il 4 settembre del 1998 Larry Page e Sergey Brin ideavano l'algoritmo che, oltre che essere il motore di ricerca più usato al mondo, darà vita a un impero

(Keystone)
4 settembre 2023
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Un'idea, un garage, qualche hard disk e... dei Lego. Da qui, 25 anni fa, ovvero il 4 settembre del 1998, partiva il progetto di due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, che con l'intenzione iniziale di mettere ordine nel caos dei primordi del web sarebbe arrivato a dominare il mondo: Google.

L'idea iniziale di Page e Brin era quella di creare un algoritmo che, a differenza dei motori di ricerca dell'epoca, che offrivano risultati non ordinati, creasse una "scala" in cui le pagine mostrate fossero disposte secondo precisi criteri di importanza e "merito", misurati principalmente in base al numero dei link che portano ad ogni singola pagina.

Il successo è immediato: in breve tempo Google diventa il motore di ricerca di riferimento della quasi totalità degli utenti del web. Nel 2004 arriverà lo sbarco in Borsa, nel 2006 verrà acquisito YouTube, mentre il sistema operativo della casa di Mountain View vedrà la luce nel 2008.

Ad oggi, Google conta oltre 4 miliardi di utenti nel mondo, e, per quanto riguarda il solo motore di ricerca, è il sito web più visitato al mondo.

Riguardo all'origine del nome, la versione ufficiale narra di un errore di trascrizione del termine googol, coniato dal nipote del matematico statunitense Edward Kasnerche per indicare il numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri. Un refuso compiuto al momento della registrazione del dominio e poi non corretto per scelta.

Ma perché parliamo di Lego? Perché la prima versione del server di Google messa a punto dai due studenti era formata da dieci hard disk da 4 gigabyte l'uno tenuti insieme con una struttura costruita, appunto, con i celebri mattoncini che potevano dunque essere aggiunti nel caso fosse necessario aumentare il numero dei dischi. Oggi il server creato con i Lego è esposto all'Università di Stanford.

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