Torna a essere piena la pancia degli allievi di Gambarogno
La ditta fornitrice dei pasti è cambiata, ma la guardia resta alta. Oggi su ‘laRegione’ anche la vicenda Perucchi Borsa e la nomina dei magistrati
Ci sono importanti aggiornamenti sulla vicenda che riguarda l'avvocata Perucchi Borsa. Il procuratore pubblico Daniele Galliano infatti non ha ravvisato i presupposti per imputare i reati di riciclaggio di denaro, falsità in documenti, carente diligenza in operazioni finanziarie e omissione della contabilità nei confronti dell’avvocata Simonetta Perucchi Borsa. Non è d’accordo, però, Emanuele Stauffer, legale dell’accusatore privato, che contesta l’esito dell’inchiesta e ha presentato reclamo alla Corte dei reclami penali del Tribunale d’appello. Ecco tutti i nuovi dettagli solo su laRegione.
E dalla cronaca del Luganese passiamo a quella del Bellinzonese dove il collega Marino Molinario propone una riflessione sulla ‘cultura edilizia’ della regione. Dal nuovo Ospedale regionale di Bellinzona all’inceneritore, dalle brutture abusive alla non-palude usata come posteggio: il Parco del Piano di Magadino merita più attenzione.
«Abbiamo deciso di non ritirare i rapporti riguardanti le proposte di nomina, ritenendo necessario e urgente procedere con l’elezione di due procuratori pubblici e di un giudice supplente del Tribunale d’appello». Ad affermarlo è Daria Lepori, presidente della Commissione giustizia e diritti, che in ogni caso ribadisce «la volontà di tornare, in tempi brevi, a riflettere sul vigente sistema di nomina dei magistrati».
Gli alunni dell’Istituto scolastico di Gambarogno tornano ad avere la pancia piena, dopo la bufera che ha travolto il servizio di refezione. Servizio che, lo ricordiamo, due settimane fa è stato interrotto a causa del fallimento dell'azienda incaricata. Ora la ditta che si occupa di fornire i pranzi (quasi 300 al giorno) è cambiata, ma la guardia resta alta.
Terminiamo la nostra piccola e quotidiana rassegna stampa con la Cultura, nel segno del ricordo di un grande autore. Moriva trent’anni fa infatti Charles Bukowski, scrittore maledetto e inimitabile, odiato da alcuni ma autentico autore di culto per più di una generazione.
