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Aspiranti procuratori, acque ancora agitate

Dalla coda lunga del Carnevale di Solduno ai sogni in frantumi di Peter Gross. Spazio pure all'ex Centro al Castello e ai richiedenti l'asilo-apprendisti

5 marzo 2024
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Invece che placarsi, la polemica sorta attorno ai due nomi proposti dalla commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ per subentrare a Marisa Alfier e Pamela Pedretti nel ruolo di procuratori pubblici si allarga: oltre al caos su Alvaro Camponovo c’è infatti scontento anche per il nome in casa Ps e per il posto di giudice supplente.

A Solduno, invece, la polemica è nel segno di Ribellonia. Smaltiti risotto e luganiga dell'edizione 2024, in bocca a qualcuno è rimasto un retrogusto amaro. E in particolare al gerente del Bar Carioca, che nell'edizione odierna sfoga il suo malcontento circa le modalità di coinvolgimento degli esercenti nel Carnevale. I quali, a loro volta, respingono le ‘accuse’ al mittente asserendo di aver sempre agito rispettando le regole.

All'ombra dei castelli la buona notizia arriva dallo studio di ingegneria Afry, che da gennaio si è insediato nell'ex Centro al Castello, generando circa 200 impieghi qualificati. Un'operazione importante anche per il Comune, dove pagherà le imposte: ne abbiamo parlato con Renato Bison, membro della direzione della succursale ticinese di Afry Svizzera Sa, nonché municipale di Bellinzona.

C’è chi arriva e c’è chi va: a Paradiso infatti ‘Il mercante dei sogni’ ha appena abbassato definitivamente la saracinesca. Peter Gross, il 60enne gerente del negozio, non cela il suo malcontento per ‘uno Stato e una politica che si impegnano poco nell'aiuto dei piccoli commerci’.

Nell'edizione odierna vi raccontiamo le storie di Anna e Mohammad, due richiedenti l’asilo che hanno finito l’apprendistato in Ticino. Lei è cameriera runner. Lui è meccanico alle Ffs: loro sono due dei giovani a cui aziende e autorità tendono la mano per aiutarli a inserirsi nel mercato e non dipendere in futuro dagli aiuti sociali. Dal 2018 a oggi sono oltre 200 le persone che hanno percorso la strada di Anna e Mohammad.

Buona lettura

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