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Viaggio nelle carceri ticinesi con un’agente di custodia

Dal reportage in vista dell’apertura della sezione femminile alla Stampa, alle preoccupazioni per il settore edilizio, passando dalla tutela del paesaggio

19 febbraio 2024
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Oggi vi proponiamo un viaggio con un’agente di custodia all’interno del Carcere giudiziario della Farera, dove sono detenute le donne in attesa di giudizio. Ma anche coloro in esecuzione pena. In vista della (ri)apertura della sezione femminile alla Stampa, prevista per fine 2025, le Strutture carcerarie cantonali sono alla ricerca di aspiranti agenti da formare. Ne parliamo anche con il direttore delle strutture carcerarie Stefano Laffranchini.

Prende spunto dal reportage nelle carceri Vittoria De Feo che, nel commento odierno, si sofferma sulla disparità di trattamento tra uomini e donne detenuti in Ticino. La sezione femminile del Penitenziario cantonale della Stampa è stata chiusa nel 2006 per mancanza di detenute donne. Negli anni la situazione è profondamente mutata e le donne attualmente incarcerate in Ticino sono una ventina, con tutte le conseguenze del caso.

Il direttore della sezione ticinese della Società svizzera impresari costruttori Nicola Bagnovini commenta, non nascondendo le proprie preoccupazioni, i risultati dell’analisi del Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo (Kof) in merito al comparto edile ticinese.

La Fondazione Moghegno360, nata nel 2019 dall’originario Gruppo Grotti, è attiva nella tutela e nella valorizzazione del paesaggio della frazione di Maggia, con particolare attenzione al comparto grotti. Ce lo spiega la sua presidente Vanessa Hohl.

Lo storico Andrea Ghiringhelli riflette sull’esibizione piuttosto sconcertante offerta, qualche tempo fa, dal parlamento ticinese alle prese con il Preventivo 2024 e il cruccio dei risparmi.

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