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Il ‘numero chiuso’ dei corsi passerella che non piace

Dall'atto parlamentare del Partito comunista all'Ubs allargata di Ermotti. Nell'edizione odierna spazio però pure a neofite, Hc Nivo e Manuel Perrone

8 aprile 2023
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Corsi passerella col numero chiuso? Chi l'ha deciso e perché? E ancora: per quali motivi è stata adottata questa decisione senza peraltro prima sentire la Commissione parlamentare ‘Formazione e cultura’? Se lo chiede il Partito comunista, che inaugura la nuova legislatura con un'interrogazione – sottoscritta dai suoi due rappresentanti: Massimiliano Ay e Lea Ferrari – al Consiglio di Stato su uno dei suoi cavalli di battaglia degli ultimi anni: l'abolizione del numero chiuso del corso passerella ‘maturità professionale/maturità specializzata - scuole professionali’.

Peccato che Ermotti si chiami Sergio e non Salvatore. Titola così l’editoriale, a firma di Franco Zantonelli, che apre l'edizione odierna e che torna sul delicato ruolo, "un'impresa da Sisifo" che aspetta il nuovo Ceo dell'Ubs allargata, la cui nomina è stata ratificata dalla recente assemblea degli azionisti. Un editoriale che allarga poi il discorso a tutto quanto ruota attorno al salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs.

Tre milioni di franchi per lottare contro le neofite invasive. Li vuole mettere sul tavolo il Municipio di Locarno. Lungimiranza? No, ‘anni di ritardo’. A dirlo è la Commissione della gestione della città in riva al Verbano, che tira metaforicamente le orecchie al Municipio, reo, a suo dire, di aver temporeggiato anche troppo sulla questione. Per la Gestione (relatore Pier Mellini), la richiesta di credito che "giunge con parecchi anni di ritardo rispetto alla propagazione delle invasive sul territorio cittadino. Eppure i segnali di allarme all’autorità sulla gestione del verde pubblico sono arrivati già nel 2008, con un’interrogazione del fu consigliere comunale Silvano Bergonzoli sul taglio di alberi lungo la strada del Monte Brè”.

Cinquant'anni e non sentirli. Li festeggia, proprio oggi, l’Hc Nivo, la cui fotografia, attuale e passata, ce la presenta Scilla Imperatori, che dal 2017 ricopre la carica di presidente del club.

Al grande schermo dice di esserci arrivato per errore. Passando prima da Buenos Aires, dove ha fatto la gavetta con il teatro di strada, e poi da Marsiglia, dove gli viene data la possibilità di realizzare un film. Sono i primi passi nel mondo della settima arte di Manuel Perrone, regista ticinese (cresciuto prima a Giubiasco e poi a Chiasso), che nell'edizione odierna ci parla di ‘Un cardinale donna’, la sua ultima fatica che con poesia racconta nientemeno che Claudia Cardinale.

Buona lettura!

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