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Vignetta

Nei giorni scorsi il Consiglio federale ha deciso di introdurre facoltativamente, a partire dal prossimo anno, la possibilità di utilizzare la vignetta elettronica.

Nel 2024 l’obbligo di pagare una tassa per l’utilizzo delle autostrade compirà esattamente 40 anni, ed è una tassa che era inizialmente di 30 franchi, passati in seguito ai 40 attuali, mentre il costo della vita è praticamente raddoppiato. Mi stupisce che il Consiglio federale non abbia colto l’occasione per un adeguamento.

A chi a questo punto dovesse storcere il naso, vorrei ricordare ad esempio che i 40 fr della nostra vignetta sarebbero sufficienti per coprire solamente un terzo di un viaggio verso il mare della riviera adriatica, e lo stesso importo si esaurirebbe andando solo 3 volte a Milano.

Nel frattempo sappiamo che milioni di automobili e camion attraversano il nostro Paese lasciando unicamente inquinamento (fonico e dell’aria) ad un costo irrisorio, soprattutto se pensiamo alla nostra particolare conformità territoriale. Quindi ribadisco il mio sconcerto nel constatare la distrazione delle nostre autorità, che probabilmente non hanno osato fare il passo dovuto soltanto per timore di un referendum, come era di fatto accaduto nel 2013 con la proposta di Doris Leuthard, che aveva paventato l’aumento fino a 100 franchi.

Oggi si poteva sicuramente fare di meglio. Magari meno di 100 ma un ritocco accettabile verso l’alto, di 20 o 30 franchi (lo stesso valga per la Ttpcp - la tassa sul traffico pesante) sarebbe forse passato senza il timore del referendum, e avrebbe in compenso portato un salutare contributo alle casse federali.

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