elezioni

In Portogallo sfonda l’ultradestra

Equlibri rotti da Chega, che ha conquistato il 18,1%. Ma i conservatori non li vogliono nel governo, rischio nuove elezioni

Andre Ventura, leader di Chega
(Keystone)

Si scrive Chega e si legge, ancora una volta, ascesa dell'estrema destra in Europa. Il boom registrato in Portogallo dal partito di André Ventura non ha solo travolto gli equilibri radicati nella politica lusitana dalla Rivoluzione dei garofani in poi ma anche dato un ulteriore indizio di ciò che potrebbe succedere alle Europee del 9 giugno. Con un'appendice: nel caso di Chega, così come per i lepenisti e Afd, a essere protagonista non è la destra dei Conservatori e Riformisti, a cui guarda Ursula von der Leyen in vista di una sua rielezione, ma quella del gruppo Id che ha il chiaro obiettivo di rovesciare i vertici Ue attualmente al potere. A cominciare dalla presidente della Commissione uscente.

In Portogallo lo tsunami di Chega era annunciato ma forse non con la portata che ha condotto il partito a più che triplicare i suoi seggi, incassando il 18,1% di voti. Ventura, che ha fondato Chega (in italiano, Basta!) nel 2019, nella campagna appena conclusa ha smussato le venature razziste e xenofobe puntando innanzitutto sulla lotta alla corruzione ed evitando di evocare l'uscita del Portogallo dall'Ue o dall'euro.

Effetto domino

Il boom di Chega ha avuto come primo effetto quello di far piombare il Portogallo nell'incertezza: ad aver vinto le elezioni è stato il centrodestra di Luis Montenegro, seguito con un distacco minimo (meno dell'1%) dal centrosinistra. Il centrodestra, tuttavia, non ha i seggi per governare da solo. A questo punto la palla passa al presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa. Toccherà a lui incaricare il nuovo premier che dovrà presentarsi in Parlamento con un programma di governo. Montenegro ha escluso un'alleanza di governo e di maggioranza con Chega. Le due alternative, al momento, sembrano essere quella di formare un governo di centrodestra di minoranza (con l'astensione del centrosinistra) o tornare al voto, comunque non prima dei sei mesi di pausa previsti dalla Costituzione. L'effetto Chega va piu ben oltre i confini portoghesi, creando interrogativi anche per le imminenti elezioni europee.

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