Italia

Sequestrata una montagna di capi firmati, ma contraffatti

Nell'Operazione Pegasus della Guardia di Finanza scoperto un traffico internazionale attivo dalla Turchia verso l'Unione europea

Di marca e di più
(Guardia di Finanza)
29 febbraio 2024
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C’erano maglie, felpe, tute e calze. In tutto 19mila capi d’abbigliamento delle marche più blasonate e amate di questi tempi: da Nike a Calvin Klein, da Disney con Spiderman e Garfield a Dsquared, e ancora Prada, Moncler, Balenciaga, Moschino, Louis Vuitton, Lacoste, Burberry, Tommy Hilfiger, The North Face, Adidas, Givenchy, Palm Angels, Gucci.

Articoli di pregevole fattura e del tutto simili agli originali ma... contraffatti. Sono il frutto del sequestro della Guardia di Finanza e della Procura di Torino in quella che è stata chiamata Operazione “Pegasus”. Scoperchiato un ingente traffico internazionale che ha consentito di individuare una cittadina torinese di 27 anni che, tramite note piattaforme web, pubblicizzava e proponeva la vendita di capi d’abbigliamento di dubbia origine.

Gli accertamenti hanno infatti confermato che i capi erano confezionati in laboratori artigianali dislocati in Turchia e gestiti dal compagno della donna, per poi venir introdotti nell’Unione europea attraverso società di spedizione e, infine, consegnati a vari acquirenti, ubicati in diverse regioni italiane.

Le Fiamme Gialle hanno inoltre bloccato i conti correnti e le carte elettroniche utilizzate dalla donna per ricevere i pagamenti dalla clientela e hanno oscurato diversi account sui social network attraverso i quali l’indagata pubblicizzava le merci.

Se confermate le accuse, la donna dovrà rispondere delle ipotesi penalmente rilevanti di introduzione e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e frode in commercio. Nei suoi confronti, inoltre, il Tribunale di Torino ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari.

I militari hanno infine segnalato all’autorità giudiziaria 24 persone, individuate quali acquirenti di capi contraffatti per importi significativi, mentre nei confronti di altri 16 soggetti, autori invece di acquisti “occasionali”, sono state irrogate sanzioni di natura esclusivamente amministrativa.

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