medio oriente

L’Idf mostra un video del rapimento dei piccoli Bibas

Nelle immagini si vedono i due in braccio alla mamma, che viene costretta a salire su un auto. Tel Aviv: ‘Temiamo per la loro sorte’

Manifestazione per il piccolo Kfir Bibas
(Keystone)
19 febbraio 2024
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Una donna impotente, scalza, con due bambini piccoli in braccio, coperta da un lenzuolo per nasconderla da sguardi indiscreti, alla mercé di uomini armati che la circondano e la costringono a salire su un'automobile. Sono queste alcune delle immagini catturate alle 10 di mattina del 7 ottobre da una telecamera stradale situata a sud-est di Khan Yunis, nel sud della Striscia, poco dopo che un commando di Hamas aveva catturato prigionieri nel kibbutz di Nir Oz, a pochi chilometri di distanza.

Oggi quelle immagini - recuperate dall'esercito israeliano sulla base di precise informazioni di intelligence - hanno scosso profondamente l'opinione pubblica israeliana. Perchè sono quelle di Shiri Bibas e dei suoi figli dai capelli rossi Ariel (4 anni) e Kfir (che allora aveva solo 9 mesi): i due bambini per i quali gli israeliani sono in ansia da oltre quattro mesi e la cui sorte resta incerta. "Sulla base delle informazioni in nostro possesso - ha detto il portavoce militare Daniel Hagari - abbiamo ragione di temere, di avere forte preoccupazione circa le loro condizioni. Facciamo ogni sforzo per raccogliere altre informazioni".


Keystone
Manifestazione per il piccolo Kfir Bibas

Sdegno nazionale

Lo spezzone mostrato alla televisione ha sollevato una nuova ondata di sdegno nazionale verso i rapitori. "Gliela faremo pagare", ha detto il premier Benyamin Netanyahu. "Questo filmato stringe il cuore e ci ricorda con chi abbiamo a che fare: sono crudeli sequestratori di bebè. Li trascineremo davanti la giustizia. Non la passeranno liscia". "Kfir Bibas - ha ricordato il capo dello Stato Isaac Herzog - è il più piccolo ostaggio al mondo". "Sono dei mostri" ha tuonato il ministro degli esteri Israel Katz: "Per tutta la vita dovranno guardarsi alle spalle in attesa del missile che li colpirà". Nella ricostruzione dell'esercito Shiri ed i suoi bimbi furono presi nella località di Khuza', da una piccola formazione armata legata a Hamas, Ketaeb Mujahedin. Anche il marito di Shiri, Yarden, fu catturato, ma tenuto separato dal resto della famiglia.

Il filmato di Hamas

Alla fine di novembre Hamas mostrò un filmato - la cui attendibilità non è mai stata dimostrata - in cui Yarden si disperava dopo essere stato informato dai suoi rapitori che Shiri, Ariel e Kfir erano morti in un bombardamento israeliano contro i Ketaeb Mujahedin. "Una forma di terrorismo psicologico", disse allora il portavoce militare. "Il filmato giunto oggi mi ha spezzato il cuore", ha detto la sorella di Yarden Bibas, Ofri. Mamma di due bambini coetanei di Ariel e Kfir si è immedesimata con Shiri nel vederla "circondata da terroristi crudeli". Dopo l'amara delusione di novembre - quando gli scambi di prigionieri fra Israele e Hamas si conclusero senza la liberazione dei Bibas - adesso spera che grazie al filmato sia possibile ottenere ulteriori informazioni sulla loro sorte. Da quelle immagini sono giunte comunque due conferme importanti: che i Bibas giunsero vivi a Gaza e che l'esercito cerca ancora d

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