Estero

Muore intossicata da una pizza: ipotesi botulino

Una 46enne campana deceduta due giorni dopo aver cenato in una pizzeria, ricoverato il marito. Dopo il malessere, erano stati visitati due volte e dimessi

Immagine di archivio
(Depositphotos)
2 novembre 2023
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Mangiano una pizza, la moglie muore e il marito è ricoverato in gravi condizioni. Saranno i campioni biologici prelevati sull'uomo a fornire le prime indicazioni a inquirenti e investigatori e a cercare di far luce sulla morte della moglie 46enne, deceduta per una sospetta intossicazione alimentare da botulino. La coppia aveva cenato sabato scorso in una pizzeria ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino.

Il 52enne, imprenditore agricolo, è ora ricoverato all'ospedale "Cotugno" di Napoli dove verranno prelevati i reperti che saranno inviati ai laboratori dell'Istituto superiore della sanità per essere analizzati. L'uomo risponde bene alle cure. Il Dipartimento di prevenzione della Asl di Avellino a sua volta ha effettuato indagini epidemiologiche in casa della coppia e verifiche ispettive all'interno della pizzeria.

I due coniugi avevano accusato i primi malesseri nella tarda serata di sabato, dopo essere rientrati a casa. L'indomani i dolori sono progressivamente aumentati e la coppia, che stava partecipando a un battesimo di cui la donna era la madrina, ha deciso di lasciare la cerimonia per farsi visitare in ospedale. Dopo gli accertamenti svolti in pronto soccorso erano stati dimessi. La stessa cosa il giorno dopo, lunedì, quando per la persistenza del dolore, sono tornati nuovamente in ospedale e, da qui, nuovamente dimessi. Durante la notte tra lunedì e martedì la situazione è precipitata: il ricovero d'urgenza in ospedale non ha salvato la vita alla 46enne, ricoverata insieme al marito, in preda a spasmi, dolori fortissimi e sudori freddi.

"Non è semplice – spiega Antonio Limone, direttore dell'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno – individuare l'intossicazione da botulino, soprattutto se il paziente non presenta le classiche manifestazioni neurologiche. Se il clostridium o la tossina non vengono isolati in laboratorio non si può dire con certezza che si tratti di botulino".

Attualmente sono tre le persone indagate. Si tratta dei titolari della pizzeria, e di un medico dell'ospedale che domenica e lunedì scorsi aveva visitato la coppia per poi dimetterla. L'iscrizione è al momento un atto dovuto assunto dal pm della Procura di Benevento. L'autopsia dovrebbe svolgersi sabato alla presenza dei consulenti che indicheranno le parti offese e degli indagati. Nella pizzeria, posta sotto sequestro, gli agenti del locale commissariato hanno invece prelevato campioni di olio di peperoncino, pomodori, olio e funghi conservati.

Una nipote della coppia avrebbe riferito che durante la cena, il marito aveva condito la pizza con dell'olio al peperoncino, avvertendo uno strano odore e invitando la moglie ad assaggiare un pezzo. Senza far riferimento a queste dichiarazioni, Limone precisa che "gli alimenti contaminati dal botulino non presentano odore, colore e sapore particolari". La pizzeria su disposizione del magistrato è stata posta sotto sequestro. L'avvocato che difende la titolare, nell'esprimere alla famiglia il cordoglio della sua assistita e l'augurio che il marito possa ristabilirsi presto, evidenzia in una nota che "gli stessi alimenti e condimenti consumati dalla coppia la sera di sabato scorso, sono stati consumati da altri clienti e dalla stessa famiglia della titolare senza che si siano registrate conseguenze di sorta".

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