Estero

Chiesa cattolica, c'è chi ne auspica una decentralizzazione

È la richiesta dei rappresentanti svizzeri del Sinodo dei vescovi. Auspicati pure maggiori partecipazione e coinvolgimento da parte di tutti

Il capodelegazione Felix Gmür
(Keystone)
29 ottobre 2023
|

I rappresentanti svizzeri hanno chiesto una decentralizzazione della Chiesa cattolica in occasione del Sinodo dei vescovi, chiusosi ieri, 28 ottobre, a Roma. Per la prima volta hanno potuto votare uomini e donne "non vescovi", tra cui la delegata elvetica Helena Jeppesen-Spuhler.

Gli svizzeri che hanno partecipato al sinodo auspicano che le Chiese locali possano decidere da sole su alcune questioni, stando a un comunicato della Conferenza dei vescovi svizzeri diramato. La Conferenza dei vescovi svizzeri auspica inoltre "una maggiore partecipazione e coinvolgimento da parte di tutti, e mette in evidenza le questioni del celibato dei preti e dell'ordinazione delle donne".

La delegazione svizzera, guidata da Monsignor Felix Gmür, presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri, comprendeva anche Claire Jonard, coordinatrice del Centro romando per le vocazioni.

Il Sinodo, che si è aperto il 4 ottobre, è il culmine di una consultazione mondiale lanciata da papa Francesco nel 2021 per coinvolgere tutti i credenti in una riflessione su come rafforzare la Chiesa. Presentata come una priorità, la questione del posto delle donne ha suscitato grandi controversie.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔