Estero

‘Marocco reticente sugli aiuti umanitari? Per orgoglio’

In quanto Paese emergente, che vuole essere interlocutore dell'Europa e aspira a uno status di potenza regionale, Rabat vuole dimostrare che è sovrana

In emergenza
(Keystone)
11 settembre 2023
|

"Quando uno Stato è vittima di una catastrofe, spetta allo Stato stesso chiedere eventuali aiuti. È una questione di sovranità. Non spetta ai soccorsi internazionali precipitarsi in un Paese, a meno che non sia in stato di fallimento, come ad Haiti nel 2010": lo spiega, in un'intervista a Le Monde, Sylvie Brunel, ex direttrice dell'associazione umanitaria "Action contre la faim", geografa alla Sorbona e specialista di Africa e questioni di sviluppo e carestie.

"Re Mohamed VI - continua l'esperta - vuole mantenere l'autorità sul Paese. È anche una forma di orgoglio nazionale. Mettetevi al posto del Marocco. In caso di catastrofe naturale in Francia, immaginate ong marocchine o americane che si precipitano? L'aiuto umanitario internazionale va sempre dai Paesi sviluppati in direzione dei non sviluppati. In quanto Paese emergente, che vuole essere interlocutore dell'Europa e aspira a uno status di potenza regionale, Rabat vuole dimostrare che è sovrana, capace di pilotare i soccorsi e non comportarsi come un Paese povero devastato che tutti vanno pietosamente a soccorrere".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE