Marocco

‘Un incubo, come se fosse scoppiata una bomba’

Paura e disperazione nelle parole di chi ha vissuto sulla sua pelle il terremoto che ha colpito il Marocco

Il miglior riparo è per strada
(Keystone)
9 settembre 2023
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A Marrakesh, le strade dello storico quartiere ebraico nella Medina sono ricoperte di detriti e vecchi edifici sono crollati. La città si è svegliata sotto shock dopo il terremoto che ha colpito il Marocco nella notte tra venerdì, 8 settembre, e sabato, uccidendo almeno 820 persone.

«È come se fossimo stati colpiti da una bomba», ha descritto con sgomento all'Afp una residente di Mellah, Hafida Sahraouia. «Stavamo preparando la cena quando abbiamo sentito qualcosa come un'esplosione. Preso dal panico, sono uscito velocemente con i miei figli. La nostra casa purtroppo è crollata», racconta la donna di 50 anni che si è rifugiata con la sua famiglia in una grande piazza all'ingresso nel suo quartiere. «Non sappiamo a chi rivolgerci. Abbiamo perso tutto», confida.

Anche Mbarka El Ghabar, una vicina, ha visto la sua casa ‘distrutta’ dalle scosse. «Dormivamo quando c'è stato il terremoto, parte del tetto è crollata, ci siamo ritrovati bloccati dentro ma siamo riusciti a scappare, io e mio marito», testimonia, aggiungendo di aver «passato una notte da incubo».

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