Estero

Nicaragua, Ortega cade in disgrazia con gli Stati Uniti

Pesanti conseguenze internazionali per i ripetuti interventi della magistratura governativa contro le personalità più significative dell'opposizione

8 agosto 2021
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Dense nubi hanno oscurato il panorama elettorale in Nicaragua dopo i ripetuti interventi della magistratura governativa che ha escluso dal voto, una dopo l'altra, le personalità più significative dell'opposizione, spingendo gli Stati Uniti a definire "priva di qualsiasi credibilità" la consultazione presidenziale e legislativa del 7 novembre prossimo.

Dall'inizio di giugno, infatti, giudici e agenti della polizia del governo sandinista hanno realizzato una serie di operazioni che hanno portato in cella, o agli arresti domiciliari, 32 oppositori, fra cui sette aspiranti candidati presidenziali, una candidata alla vicepresidenza, vari leader studenteschi, personalità politiche, giornalisti, avvocati e imprenditori.

Il presidente Daniel Ortega, che ha annunciato la sua candidatura, con la moglie Rosario Murillo come vice, per un terzo consecutivo mandato (un quarto complessivamente), ha fatto approvare tempo fa dall'Assemblea nazionale una "Legge di difesa dei diritti del popolo all'Indipendenza, alla sovranità e all'autodeterminazione per la Pace".

Grazie ad essa, pm e poliziotti sono piombati nelle case degli oppositori, sospettati di essere finanziati o collegati con Paesi stranieri - soprattutto con gli Usa - e hanno comunicato loro l'esclusione dalla competizione elettorale e misure restrittive in attesa di un processo.

Uno dei primi casi clamorosi è stato l'arresto dell'aspirante candidata presidenziale Cristiana Chamorro, figlia della ex presidente Violeta Chamorro, e l'ultimo quello di Berenice Quezada, ex miss Nicaragua candidata a vicepresidente della repubblica per il partito oppositore Ciudadanos por la Libertad (CxL) nella formula guidata dall'ex guerrigliero della 'Contra' antisandinista, e imprenditore, Oscar Sobalvarro.

Ma non è tutto. Il Consiglio superiore elettorale (Cse) ha revocato venerdì la personalità giuridica allo stesso partito CxL, accettando una istanza del rivale Partido liberal Constitucionalista (Plc) che ha accusato la presidente di quella formazione giuridica di avere doppia nazionalità del Nicaragua e degli Usa.

Nelle scorse settimane, sia l'Unione europea sia gli Stati Uniti, avevano annunciato nuove misure restrittive per personalità del governo nicaraguense, o ad esso vicine.

Ma a questo punto è intervenuto personalmente il Segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha definito prive "di qualsiasi credibilità" le elezioni del 7 novembre, ed ha accusato Ortega di avere paura di perdere, e di mettere quindi in atto "manovre autocratiche per annullare l'opposizione".
 
 

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