Estero

Quarantatré morti davanti a Gibuti, anche 16 bambini

Si aggrava il bilancio del naufragio avvenuto lunedì al largo delle coste del Paese africano. I migranti stavano tornando a casa dallo Yemen.

È la seconda tragedia in poco tempo nello stesso tratto di mare
(Keystone)
15 aprile 2021
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Ginevra – Si aggrava il bilancio del naufragio avvenuto lunedì scorso al largo delle coste di Gibuti: l'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, e l'Unicef, hanno riferito di 16 minori deceduti nel disastro, 8 ragazzi e altrettante ragazze, e 27 adulti; in tutto 43 persone. Tra le vittime almeno una donna in stato di gravidanza, mentre un bambino di sette anni è stato tratto in salvo dalle acque.

La nave portava almeno 60 migranti che cercavano di tornare a casa nel Corno d'Africa, dopo essere fuggiti dallo Yemen, paese devastato dalla guerra dove migliaia di migranti, compresi molti bambini, sono intrappolati.

"Questa nuova tragedia - sottolineano le agenzie dell'Onu - testimonia le misure disperate a cui la gente sta facendo ricorso per sfuggire alle difficoltà economiche, aggravate dalla pandemia da Covid-19", ed è "il secondo incidente di questo tipo che comporta la perdita di vite di bambini migranti e donne in poco più di un mese". All'inizio di marzo, 80 migranti, tra cui dei minorenni, sono stati gettati in mare da trafficanti di esseri umani nelle stesse acque.

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