Stati Uniti

Nancy Pelosi: 'Se Trump non lascia, agirà il Congresso'

La speaker della Camera: 'privare presidente instabile dei codici nucleari'. Trump: 'Non andrò a insediamento Biden'. Pressioni di Ivanka Trump sul padre

(Keystone)
8 gennaio 2021
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"Se il presidente non lascerà l'incarico volontariamente, il Congresso procederà con la sua azione": lo ha detto la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi.

La speaker ha aggiunto di non aver ancora sentito una risposta del vicepresidente Mike Pence sul 25/mo emendamento, sollecitato da vari democratici e anche da alcuni repubblicani per rimuovere Donald Trump per aver fomentato l'attacco al Congresso.

Pelosi ha parlato con il gen. Milley "per discutere le precauzioni disponibili per impedire a un presidente instabile di avviare ostilità militari o accedere ai codici di lancio e ordinare un attacco nucleare". Secondo la speaker, la situazione di "questo presidente instabile non potrebbe essere più pericolosa".
 

'Richiamare il Congresso e discutere l'assalto'

Una sessantina di deputati dem hanno scritto una lettera alla speaker della Camera chiedendole di richiamare al lavoro la 'House' (ora in pausa sino al 19 gennaio) "per discutere e valutare l'assalto alla nostra democrazia che abbiamo subito il 6 gennaio".

"Possiamo e dobbiamo mostrare continuità di governo in un momento in cui il presidente è incapace di guidare e l'esecutivo è in totale caos", scrivono. Intanto,  la procura federale di Washington rende noto che uno dei manifestanti pro Trump arrestati nell'assalto a Capitol Hill aveva un'arma automatica in stile militare e 11 bombe molotov. 

Trump: 'Non andrò a insediamento di Biden'

"A tutti quelli che lo hanno chiesto, non andrò alla cerimonia di insediamento del 20 gennaio". Lo twitta Donald Trump. Il 20 gennaio sono in calendario le cerimonie per il giuramento di Joe Biden.

Finora solo altri tre presidenti avevano snobbato l'Inauguration day del loro successore: John Adams, John Quincy Adams e Andrew Johnson.

Melania si defila, Ivanka Trump faccia a faccia con il padre 

Gli scontri al Congresso non hanno fermato Melania Trump. Mentre l'America sotto shock era incollata alla televisione per le violenze al Campidoglio, la First Lady ha continuato imperterrita a curare il servizio fotografico che era in corso su tappetti e oggetti della Casa Bianca nell'ambito del suo progetto per un libro di decorazioni.

Apparentemente fredda e disinteressata, Melania ha schivato tutte le domande sugli scontri e su un possibile intervento del marito per placare gli animi. Ha continuato a seguire i fotografi sul set, prendendo di fatto le distanze da tutto e da tutti, anche dal marito su cui ha un forte ascendente.

L'influenza della First Lady sul marito è nota a tutti ma, sulle violenze in Congresso, Melania si è sfilata lasciando a Ivanka Trump, la figlia del presidente, il compito e l'onere di farsi sentire.

È stata proprio Ivanka, secondo indiscrezioni, a prendere in mano la situazione: mentre tutti gli appelli a intervenire cadevano nel vuoto, la figlia di Trump ha cacciato tutti fuori dallo Studio Ovale ed è rimasta faccia a faccia con il padre, incalzandolo senza sosta sulle necessità di dover parlare alla nazione e calmare i manifestanti. Di fronte alle pressioni della figlia prediletta, Trump prima ha esitato, poi alla fine ha ceduto, anche se solo in parte.

Pur mantenendo il suo secco no a un discorso in diretta alla nazione, Trump si è lasciato convincere a registrare un video dal Giardino delle Rose. Un video in cui il presidente ha descritto i manifestanti come "persone molto speciali": "We love you", ha detto. Un video che ha sollevato molte polemiche e il suo blocco sui social media.

Per Ivanka quindi un 'successo' solo parziale, e un nuovo duro colpo alle sue aspirazioni politiche.

 

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