Estero

L'odio divampa negli Stati Uniti

I crimini legati a pregiudizi basati su etnia, religione o orientamento sessuale hanno raggiunto il livello più alto da oltre un decennio. Lo rivela l'Fbi

(Keystone)
17 novembre 2020
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I crimini d'odio negli Stati Uniti hanno raggiunto il livello più alto da oltre un decennio. Lo rivelano i dati dell'Fbi, secondo cui nel 2019 è stato registrato anche il maggior numero di omicidi motivati dall'odio da quando il Bureau ha iniziato a raccogliere i dati nei primi anni Novanta. 

L'anno scorso ci sono stati 51 omicidi motivati dall'odio, tra cui la sparatoria che ha preso di mira i messicani in un grande magazzino Walmart di El Paso, in Texas, dove sono state uccise 22 persone. 

Il rapporto annuale dell'Fbi - che definisce i crimini d'odio come quelli determinati tra l'altro da pregiudizi basati sull'etnia, la religione o l'orientamento sessuale di una persona - ha rilevato 7.314 reati di questa natura nel 2019, contro i 7.120 dell'anno precedente. Una parte dell'aumento potrebbe essere dovuta ad una migliore segnalazione da parte dei dipartimenti di polizia, ma le forze dell'ordine non hanno dubbi che questi crimini siano effettivamente in aumento. 

Nel dettaglio, il dossier mostra anche che c'è stata una crescita di quasi il 7% dei crimini d'odio basati sulla religione, con 953 segnalazioni di reati contro ebrei e istituzioni ebraiche rispetto alle 835 del 2018. Mentre quelli contro gli afroamericani sono scesi leggermente (a 1.930, da 1.943). I reati contro gli ispanici, al contrario, sono passati da 485 a 527. E il numero totale di crimini d'odio basati sull'orientamento sessuale è rimasto relativamente stabile. 

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