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Liliana Segre commenta lo sfregio della sua targa commemorativa

La senatrice a vita ha detto la sua riguardo l'insegna lungo il ‘sentiero della memoria’ tra Viggù e Arzo, vandalizzata poche settimane fa

La superstite all’Olocausto, Liliana Segre
(Keystone)
28 gennaio 2024
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Sabato all'Università Statale di Milano, conversando con Enrico Mentana, il direttore del Tg La7, Liliana Segre si è soffermata sulla targa sfregiata lungo il sentiero da Viggiù ad Arzo, che aveva percorso ragazzina con il padre e due cugini nel 1944, cercando rifugio dai suoi persecutori. Una targa lungo Il ‘sentiero della memoria’, inaugurato lo scorso 8 dicembre, dopo il 2 dicembre ha Mendrisio le era stata conferita la ‘distinzione straordinaria’, la massima onorificenza cittadina. «Il signore che lo ha fatto (lo sfregio, ndr) è interessantissimo, lo vorrei conoscere – ha detto la superstite dell'Olocausto –. Andrebbe studiato chi, a 80 anni dai fatti, perde cinque minuti di una preziosa vita non eterna, per andare a fare un segnaccio sul mio nome. Perché questi personaggi si intestardiscono? Cos'è, antisemitismo? Invidia? Sono morti troppo pochi e ne dovevano morire di più?». Interrogativi che rimarranno senza risposta. Sempre sabato, l'Università statale di Milano ha conferito alla senatrice a vita la laurea honoris causa in Scienze storiche.

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