Confine

Anche quest'anno Como si prepara all'Emergenza freddo

Per il tredicesimo anno consecutivo, il capoluogo lariano offrirà ai senzatetto un rifugio dove passare le notti invernali

La necessità è data dall’abbassamento delle temperature
(Ti-Press archivio)
27 novembre 2023
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Per il tredicesimo anno consecutivo torna a Como ‘Emergenza freddo’, che con il clima rigido di questi giorni si impone per sottrarre i clochard ai rischi che corrono non avendo un luogo in cui trascorrere la notte. Nei prossimi giorni apre il dormitorio invernale ricavato nell'ex caserma del comando provinciale dei carabinieri di via Borgovico. Un dormitorio nell'ambito del ‘Progetto Betlemme’ della Caritas diocesana di Como, che prevede una accoglienza diffusa presso alcune parrocchie di Como e di comuni limitrofi. Nell'ex caserma saranno ospitati 35 senzatetto. Tutti uomini, mentre le donne saranno ospiti del dormitorio notturno di via Napoleone, sempre gestito dalla Caritas. Come in passato, il dormitorio notturno di via Borgovico anche quest'anno è gestito dai Padri Somaschi e da numerosi volontari, appartenenti a enti, associazioni e gruppi spontanei, che anno dopo anno, con sensibilità e attenzione, rinnovano la loro disponibilità. La novità di quest'anno è rappresentata dall'adesione degli alpini di Como. I costi sono a carico del Terzo settore. A questo proposito è aperta un raccolta fondi sul sito web di Vicini di strada.

A Como continua inoltre a essere di non facile soluzione l'emergenza dei minori stranieri non accompagnati: arrivano in riva al Lario, nella speranza di superare la frontiera, dove però i più trovano una saracinesca abbassata. Don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio e Camerlata: “Al sindaco di Como ho fatto sapere che da parte nostra siamo disposti a gestire il centro Puzzle di Tavernola, che prima della chiusura, ormai da anni, ospitava 30 migranti. Con l'impegno di tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità, pensiamo di ricavare a Tavernola un sistema educativo sistematico, per evitare che questi ragazzi si perdano nei traffici e nel malaffare”. Per ora nessuna risposta da Palazzo Cernezzi.

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