La fuga di medici mette in ginocchio l'ospedale di Menaggio

La fuga in canton Ticino di medici e infermieri si riflette pesantemente sull'ospedale di Menaggio, tanto da mettere a rischio il diritto alla sanità pubblica. In pochi anni il personale sanitario dell'unico ospedale a cui fanno riferimento i comuni tra Lario e Ceresio, è passato da 286 a 220 unità. Una trentina di loro (soprattutto infermieri) lavora nelle strutture sanitarie ticinesi: un numero destinato ad aumentare, considerata la differenza della busta paga. Le difficoltà in cui si trova l'ospedale di Menaggio si riassumono nel fatto che il reparto di psichiatria, chiuso nel giugno dello scorso anno, doveva essere riaperto nel giro poche settimane, mentre continua a essere chiuso per mancanza di medici. La rianimazione chiusa per lavori agli impianti: gli interventi previsti sono stati effettuati, ma il reparto continua a essere chiuso, a causa della mancanza di camici bianchi. ‘’L'ospedale Erba Rinaldi di Menaggio (sino a una ventina di anni fa era attivo a Valsolda, ndr) dal 2019 a oggi è stato via via ridimensionato - torna a denunciare il Comitato Civico Menaggio -. La geografia di questa zona rende più che mai necessario salvaguardare il presidio ospedaliero, per garantire l'assistenza ai residenti‘’. I numeri confermano la situazione del presidio sanitario: i ricoveri sono passati dai 1'863 del 2019 ai 1'125 dello scorso anno. E la tendenza è confermata anche nei primi sei mesi dell'anno in corso. I dati sono forniti dal Comitato civico che con il supporto del sindacato Uil del Lario ha promosso una petizione che sino a ora ha raccolto oltre 2mila firme. Petizione per chiedere la riapertura dei reparti chiusi e il potenziamento del personale medico e infermieristico. A settembre la petizione sarà presentata in Regione Lombardia.