Confine

Raggiro agli investitori, a Como confisca di beni da 3,4 milioni

I beni appartenevano a una coppia finita in manette in gennaio con l’ipotesi di truffa, abusivismo finanziario e autoriciclaggio

Finanzieri al lavoro
(Keystone)
16 dicembre 2022
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Beni per 3,4 milioni di euro sono stati confiscati, su provvedimento del Tribunale di Como, a una coppia comasca ritenuta al centro di una truffa finanziaria. Il provvedimento, emesso dal giudice delle indagini preliminari di Como il 6 dicembre, è stato eseguito dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza che ne ha dato notizia.

La coppia era stata arrestata in gennaio con l’ipotesi di truffa, abusivismo finanziario e autoriciclaggio, per un presunto raggiro ai danni di almeno 160 investitori residenti in varie parti d’Italia "prospettando loro che la società da loro detenuta (Ixellion Ou) fungeva da holding di un gruppo di aziende operanti nel settore dell’innovazione tecnologica e che era prossima la sua quotazione in Borsa, a oggi non verificatasi, indicando, nell’ambito di periodi diversi, varie piazze europee (quali Francoforte, Monaco, Malta, Parigi, Vienna, Lussemburgo).

La collocazione dei titoli di investimento è stata svolta senza la prevista autorizzazione da parte della Commissione nazionale per le società e la Borsa, da cui la contestazione del delitto di abusivismo finanziario.

Tra gli oggetti confiscati figurano anche dei filamenti di nichel che, secondo il raggiro, dovevano valere miliardi di euro e che invece sono stati valutati tra i 200mila euro e il milione.

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