Scienze

Meteo sfavorevole, i granai europei tirano la cinghia

Situazione estremamente preoccupante per l'agricoltura: a livello continentale la produzione attesa è di sole 256 milioni di tonnellate

In sintesi:
  • Si profila il peggior raccolto dal 2007, co un calo del 10% rispetto alla media degli ultimi 5 anni
  • Particolarmente marcata la flessione per l'orzo, dove il tonfo dovrebbe essere del 13,3% sulla media quinquennale
Previsioni in netto ribasso
(Keystone)
22 luglio 2023
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Le organizzazioni agricole europee si aspettano per il prossimo raccolto una "forte riduzione della produzione dei cereali". Questo "non solo in Spagna, Portogallo o Italia, ma in tutta l'Unione europea".

Sono le stime realizzate da Copa-Cogeca – raggruppamento di oganizzazioni agricole – secondo cui "nel giro di due mesi, le previsioni inizialmente positive sono state ribaltate dalle cattive condizioni meteo in tutta Europa".

Per i cereali "la situazione è estremamente preoccupante con una produzione attesa di 256 milioni di tonnellate, "forse il peggior raccolto dal 2007 e il 10% al di sotto della media degli ultimi 5 anni".

In Europa Copa e Cogeca stimano poi forti flessioni in Romania -20%, Finlandia -30%, Polonia -14%, Lituania -35% rispetto alle previsioni di maggio. Prendendo a riferimento la media del trimestre negli ultimi cinque anni, la riduzione dei raccolti dovrebbe attestarsi a -2,8% per il grano tenero, -9,7% per il grano duro, -13,3% per l'orzo. Il mais è dato in rialzo, oltre il 12%.

"Questi numeri saranno accompagnati da un serio problema di qualità in molte regioni", affermano in una nota gli agricoltori europei. "Sebbene per i semi oleosi e le colture proteiche la produzione prevista rimanga discreta l'impatto del clima sulla qualità potrebbe ridurre seriamente la redditività". Le organizzazioni agricole Ue chiedono un intervento straordinario di Bruxelles.

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