Culture

L’ultimo viaggio di uno dei più grandi reporter al mondo

Ettore Mo, giornalista e inviato di guerra, è morto a 91 anni. Anche in pensione diceva: ‘Delle storie da raccontare non riesci più a farne a meno’

Ettore Mo
10 ottobre 2023
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Aveva partecipato, quale ospite, anche al Premio di giornalismo della Svizzera italiana a Lugano, Ettore Mo, uno dei più grandi inviati nei fronti più caldi del mondo. “Un compagno di viaggio, un amico e maestro. Da lui l’insegnamento più grande: imparare a raccontare senza aggettivi. Ci ho provato. Stasera sul tuo lago Maggiore fa un po’ più buio..”. Così Milena Gabanelli ha annunciato su X la morte di uno dei più importanti corrispondenti di guerra del giornalismo italiano. Aveva 91 anni.

Nato a Borgomanero, è stato tra gli inviati di punta del Corriere della Sera. Dall'Iran all'Afghanistan, dalla Jugoslavia alla Cecenia, al Pakistan e all'India, ha raccontato con i suoi reportage i conflitti internazionali degli ultimi decenni e intervistato i maggiori protagonisti del secolo scorso.

Ettore Mo si è occupato per oltre vent'anni di politica estera: ha raccontato in prima persona tutte le crisi mondiali e ha conosciuto e intervistato i maggiori protagonisti del XX secolo, sempre secondo la sua filosofia, per la quale per un giornalista l'importante è essere sul posto, vedere con i propri occhi, poter ascoltare dai testimoni diretti quanto è accaduto e poterlo riportare in prima persona. Pur essendo in pensione, continuava a girare il mondo in cerca di storie da raccontare ai lettori del suo giornale: “È una malattia: se hai avuto la fortuna di essere testimone dei più grandi avvenimenti non riesci più a farne a meno”.

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