Televisione

'Un mondo per tutti': SSR lancia la piattaforma Play Suisse

Film, documentari, serie, programmi culturali e d’intrattenimento. Gratuita, da domani. Ne abbiamo parlato con Bakel Walden, responsabile del progetto.

6 novembre 2020
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Una specie di Netflix gratuita per scoprire l’offerta di tutti i canali delle televisioni pubbliche svizzere: film, documentari, serie, programmi culturali e d’intrattenimento. Un modo per accedere facilmente a contenuti selezionati dalla vasta produzione del gruppo SRG SSR, quando si vuole e senza barriere linguistiche, grazie a doppiaggi e sottotitoli: è questa l’idea dietro a Play Suisse, la nuova piattaforma che il gruppo SRG SSR lancia online domani, sabato 7 novembre. Ne abbiamo parlato con Bakel Walden, responsabile del progetto.

Signor Walden, prima ci dia le istruzioni tecniche. Come si accede alla nuova piattaforma?

Lo si può fare dal browser del proprio computer, scaricando un’app su tutti gli smartphone e i tablet Apple e Android, più Apple TV, Android TV e la Blue TV di Swisscom. Basta creare un account o utilizzare quello di Facebook o Google per accedere.

E cosa ci troveremo dentro?

Una scelta orientata anzitutto alle produzioni proprie e a quelle dei nostri partner, ad esempio Arte, il Locarno Festival e quello del cinema alpino di Les Diablerets. Vogliamo permettere a tutti di poter aprire una finestra sulla produzione dell’intera Svizzera in modo comodo e intuitivo. Per orientarsi nell’offerta, la piattaforma offrirà suggerimenti e playlist a ciascun utilizzatore.

Qual è lo scopo del progetto?

Sfruttare tutto il potenziale degli strumenti digitali per fare scoprire anche realtà diverse da quelle della propria regione linguistica, qualcosa che finora abbiamo visto accadere relativamente di rado, ma che riteniamo fondamentale per la condivisione e l’allargamento delle creatività regionali. Si tratta anche di un modo per rilanciare e promuovere quanto fatto da ciascuna emittente, e permettere a ognuno di conoscere quel che altrimenti si perderebbe: d’altronde, promuovere il nostro lavoro presso tutti e dappertutto in Svizzera fa parte del nostro mandato di servizio pubblico.

Supponiamo che serva anche per intercettare un pubblico che cambia.

In effetti, c’è un numero crescente di persone che non vuole aspettare un determinato orario per guardare ciò che vuole, e che non utilizza più il ‘vecchio’ televisore, ma piuttosto dispositivi mobili da portare con sé ovunque. Naturalmente non si tratta di sostituire la tivù tradizionale, il cui ruolo resta centrale ad esempio per l’informazione – come notiamo bene in tempi di pandemia –, ma anche per lo sport e altri prodotti. È un fatto però che oggi i metodi di visione sono molto diversificati, e occorre sapere intercettare queste tendenze.

L’offerta di contenuti ‘su misura’ dei gusti di ciascuno si basa semplicemente su un algoritmo?

No. Come servizio pubblico vogliamo andare oltre. Lo scopo stesso del progetto non è quello di chiudere ciascuno nella sua bolla, ma fare scoprire cose insolite da quegli ambiti linguistici e culturali che altrimenti si rischierebbe di non notare. Cerchiamo di incoraggiare un po’ a conoscere qualcosa di nuovo. Per questo non ci affidiamo semplicemente agli algoritmi, ma anche a una piccola squadra d’esperti che cura numerose proposte. Infine c’è anche una proposta dei contenuti più visti dagli altri spettatori. In ogni caso, anche l’algoritmo basato sui propri gusti cerca di promuovere in modo equilibrato un mix di produzioni dalle varie regioni, e d'includervi cose fuori dal solco delle proprie preferenze più immediate.

Guardate soprattutto ai giovani?

In realtà si tratta di un sistema facilmente accessibile e con contenuti di ogni tipo, tanto più che ormai anche le persone più anziane utilizzano molto internet. È un mondo per tutti.


Bakel Walden, responsabile del progetto

Play Suisse debutta con contenuti d'eccezione come le serie 'Wilder', 'Helvetica', 'Quartier des banques', documentari premiati come 'La Forteresse' e '43, il ponte spezzato' o film come 'Blue My Mind', 'Der letzte Weynfeldt' e la commedia romantica 'Amur senza fin". A disposizione sono anche tutti e sei gli episodi della serie 'Il prezzo della pace' ambientata nell'immediato dopoguerra. A completare l'offerta sono state selezionate perle d'archivio, registrazioni di concerti, festival musicali, serie di viaggio e trasmissioni per riscoprire la Svizzera. 

Nelle settimane che seguiranno il lancio saranno consultabili circa mille contenuti in lingua originale con sottotitoli a scelta in tedesco, francese, italiano e, talvolta, anche in romancio. La piattaforma beneficerà anche dei partenariati interessanti con festival ed eventi culturali, come il Festival International du Film Alpin (FIFAD), il Geneva International Film Festival (GIFF) e il canale culturale europeo Arte. 

Play Suisse è concepita per lo schermo televisivo (Apple TV, Android TV, presto anche su Swisscom blue TV e Chromecast), lo smartphone (iOS e Android) e naturalmente il PC. 

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