Ticino

Usi e Supsi, l'Istituto Dalle Molle compie 35 anni

L'evento al Campus Est per ricordare l'intuizione dell'imprenditore e filantropo Angelo Dalle Molle di approfondire il tema dell'intelligenza artificiale

Uno scatto dell’evento
(Ti-Press)
27 settembre 2023
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In un’affollata sala polivalente del Campus Est Usi-Supsi si sono svolte martedì le celebrazioni per i 35 anni dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (Idsia Usi-Supsi), alla presenza dei vertici delle due istituzioni, di rappresentanti del mondo accademico, dell’economia, della politica e dei protagonisti della nascita dell’istituto e del polo universitario cantonale. L’occasione per ricordare l’intuizione dell’imprenditore e filantropo Angelo Dalle Molle che nel 1988 fondò l’istituto anche grazie alla collaborazione di realtà locali ricettive a temi dell’intelligenza artificiale e della robotica.

Negli anni “quel gruppo di trovatelli” – come è stato definito dal già capo dell’Ufficio studi universitari del Decs Mauro Martinoni – è diventato un centro riconosciuto e un unicum nel panorama svizzero per la sua duplice affiliazione (Usi e Supsi). L’intersezione fra ricerca di base e ricerca applicata resta una delle caratteristiche dell’Idsia che oggi conta 130 collaboratori diretti da Andrea Emilio Rizzoli, a sua volta affiancato dai tre direttori scientifici dell’Idsia: Jürgen Schmidhuber, Marco Zaffalon e Cesare Alippi.

“La visione di Dalle Molle era incredibile – ha ricordato Carlo Lepori –. Voleva che non fossero gli esseri umani a comunicare in codice binario con i computer, ma che fossero le macchine a capire l’essere umano”. L’orientamento alla ricerca base e a quella applicata è la chiave del successo di questo istituto, ha rimarcato anche la rettrice dell’Usi Luisa Lambertini. “Sin dalla sua nascita mostrava chiaramente di essere un gioiello scientifico nel campo dell’IA e nella robotica. “In 35 anni – ha aggiunto il direttore generale della Supsi Franco Gervasoni – l’Idsia ha saputo sviluppare un ampio ventaglio di competenze e ha avuto la capacità di tessere una fitta rete di collaborazioni. Senza dimenticare l’attenzione per le giovani leve, con corsi bachelor e master e un numero crescente di ricercatori attivi”.

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