laR+ Il caso

Tra amore e politica la storia finisce in Procura

Posta pubblicamente sui social mail e carte su ex presunta relazione con Claudio Zali. Contro di lei una denuncia. E un procedimento. ‘Io stalker? No'

In sintesi:
  • La versione della donna che dice di essere stata l'amante del consigliere di Stato: "Sono la vittima. Attorno a me costruito un castello di bugie"
  • Il direttore del Dipartimento del territorio non rilascia dichiarazioni
A carico della donna aperto procedimento per tentata estorsione e coazione tentata e consumata
(Ti-Press)
20 luglio 2023
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Un profilo Instagram aperto. Quindi accessibile e consultabile da tutti. Appartiene a una donna, che chiameremo Chiara (nome di fantasia)*. Su Instagram narra della sua tormentata relazione sentimentale con il consigliere di Stato Claudio Zali. Rendendola di fatto, attraverso il canale social, pubblica. Una relazione tormentata, e sofferta, perché è questa l’impressione che si potrebbe ricavare leggendo i documenti che la donna ha postato: screenshot di messaggi, scambi di email, tabulati telefonici, estratti conto bancari. Intanto c’è un primo punto fermo. Sul piano non sentimentale, bensì su quello giudiziario. Ed è il procedimento penale che il Ministero pubblico ha aperto nei confronti di Chiara per le ipotesi di tentata estorsione, coazione tentata e consumata, minaccia, calunnia, diffamazione, ingiuria e abuso di impianti di telecomunicazioni.

Un procedimento innescato dalla denuncia sporta il 21 giugno scorso dalla attuale compagna di Zali – pure lei attiva in politica – per estorsione, subordinata coazione e subordinata minaccia. Da inizio anno Chiara avrebbe inondato di chiamate, messaggi ed email dai toni forti la compagna del consigliere di Stato leghista, direttore del Dipartimento del territorio. Il motivo? Chiederle un confronto dopo essere venuta a conoscenza del fatto che stavano condividendo lo stesso partner: Claudio Zali.

Chiara riceve l’esposto, ma continua a rendere pubblico, attraverso i social, quanto sta accadendo. Atteggiamento che le costa, il 28 giugno, un’estensione di querela, stavolta anche per i reati di diffamazione, subordinata calunnia, ingiuria e abuso di impianti di telecomunicazioni.

Non solo. Il procuratore generale Andrea Pagani, titolare del fascicolo penale, ordina una perquisizione domiciliare e un mandato di accompagnamento coattivo per interrogare Chiara in qualità di imputata. Lei pubblica su Instagram anche questi provvedimenti giudiziari.

Dagli inquirenti sarebbe stata sentita in due occasioni. La prima il 28 giugno, la seconda il 13 luglio. Sarebbe stato sentito di recente anche Zali in qualità di parte lesa. Insomma, per Zali e la sua compagna, Chiara sarebbe una stalker. Nell’ambito del procedimento Chiara è patrocinata dall’avvocata Maria Galliani, difensore d’ufficio.

Da noi contattato, il Ministero pubblico non rilascia dichiarazioni. No comment.

Lei: ‘Ho avuto un nuovo crollo’

Chiara respinge le accuse. «Non sono una stalker, ma una vittima – dice la donna alla ‘Regione’ –. Attorno a me è stato costruito un castello di bugie. E io da ingenua ci ho sempre creduto. Ho vissuto questa storia, che per me era d’amore, per otto anni. La nostra relazione è sempre stata ‘discreta’. Poi al suo interno sono entrate altre persone… All’inizio non le ho volute ascoltare, ma poi davanti a fatti inequivocabili ho dovuto ricredermi. Ci sono rimasta malissimo, ma ho sempre perdonato…». Qualcosa poi però, verso la fine del 2022, si rompe, in un rapporto che Chiara definisce contrassegnato da «alti e bassi»: «A dicembre – racconta – scopro, tramite un articolo di giornale, della presenza di questa nuova donna. E lì ho avuto un nuovo crollo tanto da essere ricoverata in clinica. Non riuscivo più a gestire tutto quel logoramento emotivo».

Dopo il ricovero, Chiara cerca i protagonisti di questa storia volendo chiarire il tutto ma dopo un primo riavvicinamento si scontra, dice, con il silenzio. È così che Chiara inizia a scrivere alla compagna di Zali. «Forse ho esagerato, ma i miei messaggi sono stati male interpretati», sostiene.

Estratti conto e versamenti

Chiara pubblica, come detto, anche propri estratti conto bancari. Sono versamenti a suo favore da parte del consigliere di Stato. Svariati versamenti. Gli importi oscillano: da qualche centinaio di franchi fino ad arrivare a duemila. Perché avvenivano? «Ero considerata da lui una persona ‘bisognosa’. Non è così però. Questi soldi sono arrivati sempre nei momenti in cui la nostra relazione non era… rose e fiori e anche dopo che sembrava finita. Ma una cosa è certa, io non l’ho mai ricattato!», afferma la donna.

Questa la versione di Chiara.

Il consigliere di Stato non rilascia dichiarazioni

‘laRegione’ ha interpellato Claudio Zali per una sua reazione e quindi per conoscere la sua versione dei fatti. Il consigliere di Stato non ha però voluto rilasciare dichiarazioni.


*Identità nota alla redazione

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