Ticino

Coronavirus, il governo prolunga le misure fino al 7 settembre

Secondo il Consiglio di Stato le misure attualmente in vigore appaiono proporzionate all'evoluzione epidemiologica

Mascherine non obbligatorie, ma raccomandate (Ti-Press)
19 agosto 2020
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Il Consiglio di Stato ha confermato fino al 7 settembre 2020 le disposizioni attualmente in vigore per limitare la diffusione del coronavirus sul territorio cantonale. Secondo l'esecutivo, l’evoluzione epidemiologica in Ticino, durante il mese di agosto, ha confermato l’efficacia delle misure adottate a livello federale e cantonale. Agli occhi del governo le misure attualmente in vigore "appaiono proporzionate".

L’evoluzione dei contagi, scrive il governo in una nota, "conferma che la popolazione ticinese continua a comportarsi con prudenza, rispettando le norme di protezione e attenendosi agli appelli formulati a più riprese dalle istituzioni e dagli operatori sanitari". 

Le principali disposizioni

La situazione in Ticino rimarrà quindi identica almeno per le prossime due settimane, in particolare per quanto riguarda l’obbligo – per il personale addetto al servizio alla clientela di ogni genere di struttura della ristorazione – di indossare la mascherina facciale (che copra naso e bocca) o un adeguato dispositivo di protezione individuale, laddove non è installato un dispositivo strutturale in plexiglas o equivalente. Per i settori nei quali il consumo avviene anche in piedi – e in tutti i bar, club, discoteche e sale da ballo – restano in vigore le prescrizioni già note: massimo di 100 ospiti complessivamente sull’arco dell’intera serata, tra le 18.00 e l’orario di chiusura, e obbligo di raccogliere i dati personali dei clienti e verificarli. Come finora, sono infine vietati gli assembramenti di più di 30 persone nello spazio pubblico (nei luoghi pubblici, sui sentieri e nei parchi). Anche in presenza di meno di 30 persone, il governo ribadisce l'invito a rispettare le raccomandazioni sull’igiene e il distanziamento, dalle quali sono esentate solo le persone che vivono nella stessa economia domestica.

Più della metà dei nuovi casi 'importati'

Attualmente oltre la metà dei nuovi contagi in Ticino sono “di importazione”, ovvero riscontrati in persone di rientro dall’estero. In questo senso, oltre a richiamare le raccomandazioni sulle norme igieniche accresciute e sul distanziamento, il governo ricorda che vige l’obbligo di quarantena immediata per chi rientra da uno dei Paesi a rischio secondo la lista allestita dalla Confederazione. Le persone sono tenute ad annunciarsi all’hotline cantonale (0800 144 144) così come previsto dalla specifica Ordinanza federale.

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