Ticino

Ballottaggio, Neggio e Vacallo: 'Cantone in ritardo'

I due Comuni affermano di aver ricevuto soltanto il 28/29 ottobre il materiale di voto, e di averlo subito spedito agli elettori all'estero

Tipress
11 dicembre 2019
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Nella questione del materiale di voto per il ballottaggio al Consiglio degli Stati, che sarebbe pervenuto troppo tardi a diversi ticinesi residenti all'estero, è giunta in redazione una precisazione dei comuni di Neggio e di Vacallo, che erano stati chiamati in causa da alcuni organi di stampa. I due Municipi precisano di aver spedito quasi immediatamente ai loro elettori residenti all'estero il materiale di voto giunto dalla Cancelleria dello Stato. Il problema del ritardo, oggetto ricordiamo di un ricorso dell'avvocato e consigliere comunale Ppd di Mendrisio Gianluca Padlina contro il risultato del ballottaggio, sarebbe quindi da addebitare alla stessa Cancelleria dello Stato.

'Il Consiglio di Stato faccia ammenda'

In una lettera congiunta, i due comuni “hanno appreso con stupore le notizie riportate a mezzo stampa lo scorso 9 dicembre (cfr. CdT e Quotidiano) in merito al ritardo con il quale avrebbero trasmesso le buste per il ballottaggio del 17 novembre. Il materiale di voto per le elezioni dei rappresentanti degli Stati è infatti stato consegnato alla cancelleria di Neggio il 29 ottobre (spedito il 30) e a Vacallo il 28 ottobre pomeriggio (spedito il 30). Mal si comprende l'informazione (peraltro parziale e incompleta poiché la lista delle cancellerie comunali che avrebbero spedito in ritardo è ben più numerosa) veicolata il 9 dicembre scorso. Le due cancellerie comunali hanno evaso la pratica nel più celere tempo possibile. Va forse sottolineato, a completezza d'informazione, che se le buste sono state spedite 1-2 giorni dopo, questo è dovuto solo ed esclusivamente alla lentezza con la quale l'autorità competente ha messo a disposizione delle cancellerie il materiale di voto, che, contrariamente a quanto indicato dal Cancelliere dello Stato (cfr. Quotidiano del 9.12.2019), non è stato recapitato in tutti i comuni entro il 25 ottobre, ma molto più tardi. I due Municipi si augurano che chi di dovere (Consiglio di Stato) faccia coraggiosamente ammenda e si assuma in toto le responsabilità che gli competono, evitando di scaricare le proprie colpe sulle cancellerie comunali”. 

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