Ticino

Schede elettorali, 'Il voto non è assolutamente a rischio'

Arnoldo Coduri, cancelliere dello Stato, rassicura sul materiale di voto errato. Sarebbero solo un centinaio le schede sbagliate

Il materiale controverso (Ti-Press)
9 ottobre 2019
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«Il voto per le elezioni federali non è assolutamente a rischio». Insomma, il caso dei blocchetti con liste mancanti o presenti due volte anticipato da ‘laRegione’ nell’edizione di oggi, non sta facendo valutare alcuno scenario di rinvio del voto. Lo conferma il cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri il quale, da noi interpellato, osserva che «se una persona si trova due volte la scheda che vuole votare è comunque obbligato a metterne una sola nella busta, se invece non la trova deve farsi parte attiva per chiedere la sostituzione del blocchetto». E se le segnalazioni finora sono state due, entrambe dal comune di Muralto, «sono un centinaio, sui circa 300 mila stampati, i blocchetti con degli errori». La quantificazione, riprende Coduri, «è stata fatta dalle tipografie che, andando a vedere i file di assemblaggio, hanno trovato l’errore in due mazzette da cinquanta schede l’una». Niente paura per chi staccherà la scheda decisa da un eventuale blocchetto fallace: «Non c’è alcun modo di ricondurre la scheda a una serie che conteneva eventuali mancanze». Ciò detto, adesso sarà essenziale la comunicazione con i Comuni. «Sono già stati informati di questo problema», afferma il cancelliere. E «hanno già ricevuto, come sempre, una serie di blocchetti di scorta per la pronta sostituzione. Sia per la questione emersa in questi giorni, sia per eventuali errori che una persona può compiere votando».
Già sul pezzo riguardo alla guida elettorale ritenuta “incompleta e fuorviante” in una prima interrogazione al Consiglio di Stato depositata la scorsa settimana, il deputato del Ps Carlo Lepori ne ha inoltrata una seconda oggi, proprio a seguito della nostra segnalazione dei blocchetti con liste mancanti o ripetute. Tra le varie domande, il granconsigliere socialista chiede all’Esecutivo se “in particolare, intenda comunicare ufficialmente ai cittadini e alle cittadine di controllare che il blocchetto di schede per l’elezione del Consiglio nazionale contenga 23 schede diverse (e la scheda senza intestazione)”. «Il cittadino deve farsi parte attiva», ci ha detto Coduri. “Se ne preoccupi il governo”, dice Lepori. Il blocchetto è proprio una questione di responsabilità...

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