Il Ps vuole più trasparenza nel finanziamento della politica

Una "reale trasparenza" per quanto riguarda il finanziamento di partiti e politici. È quanto chiede il socialista Fabrizio Sirica (primo firmatario) in un iniziativa parlamentare depositata oggi. "Per gli elettori è di fondamentale importanza poter conoscere quali legami ci sono tra interessi particolari e partiti, candidati o promotori di iniziative/referendum, questo permette loro di formarsi un’opinione compiuta", si legge nella motivazione del testo.

In Svizzera non ci sono regole a livello nazionale riguardanti il finanziamento della politica. Finora solo i cantoni di Neuchâtel, Ginevra e Ticino hanno legiferato in questo senso. Secondo il Ps però si deve fare di più: con la sua iniziativa parlamentare Sirica propone quindi di adottare il principio dell'automatismo e non più dell'autodichiarazione. Ciò significherebbe "che ogni anno tutti i partiti rappresentati in Gran Consiglio forniscano in cancelleria i propri conti specificando la fonte delle entrate" e "che 60 giorni prima del voto i candidati al Consiglio di Stato, i promotori di iniziative e referendum presentano il proprio preventivo con fonte delle entrate e uscite".

Vanno inoltre migliorate le verifiche e i controlli attraverso in organo statale che svolga questo ruolo, "in maniera da appurare la veridicità della documentazione consegnata". I vincitori di iniziative e referendum devono poi "entro 30 giorni dopo il voto" consegnare "il consuntivo dettagliato della campagna".

Infine, l'iniziativa chiede pure un inasprimento delle sanzioni: se un candidato non rispetta la legge "deve poter essere esautorato dal suo ruolo". E questo perché "l'attuale sanzione appare talmente blanda da non costituire un effetto dissuasivo".