Ticino

Il Ps: ‘Diritto di voto agli stranieri a livello comunale’

Fabrizio Sirica, primo firmatario dell'iniziativa parlamentare: il 17% dei residenti ha il permesso C, aiuterebbe democrazia e integrazione

Ti-Press
10 febbraio 2020
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I Comuni devono avere la facoltà di concedere il diritto di voto e di eleggibilità agli stranieri a livello comunale. A chiederlo è il Partito socialista, primo firmatario Fabrizio Sirica, con un’iniziativa parlamentare elaborata. “Riteniamo che la proposta sia un’estensione importante ed auspicabile del nostro sistema democratico”, si legge nel testo inoltrato al Consiglio di Stato. Perché “al 31 dicembre 2018 il Ticino contava 353’343 cittadini, dei quali 100’788 stranieri. Essi rappresentano quindi più del 28% degli abitanti ticinesi. Di loro, 60’880 (il 17% totale della popolazione) sono domiciliati con permesso C”. Molte di queste persone, scrivono i socialisti, “sono stranieri nati e cresciuti in Ticino, alcuni dei quali da più generazioni, ma che non hanno mai chiesto il passaporto svizzero”. Il livello comunale “è quello più prossimo al cittadino, riteniamo che permettere ai cittadini stranieri residenti di votare ed essere eletti potrebbe estendere il principio di democrazia, avvicinando alle istituzioni e promuovendone l’integrazione”.

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