Mendrisiotto

Eventi a Mendrisio, messa una tassa sulle spese logistiche

Il Municipio pubblica una Ordinanza che fissa le nuove regole per gli organizzatori delle manifestazioni. Più attenzione all’ambiente

Per un evento ben riuscito serve una mano da tutti
(Ti-Press)
24 novembre 2022
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I patti tra la Città di Mendrisio e gli organizzatori delle manifestazioni oggi sono chiari. Il Municipio non taglierà su società ed eventi, ma i promotori di feste e iniziative locali dovranno fare la loro parte (anche mettendo mano al portafoglio). L’esecutivo ha scritto le nuove regole nero su bianco in una Ordinanza che regola la gestione e l’allestimento di momenti conviviali, culturali e sportivi ai quali il Comune non vuole rinunciare. In pubblicazione sino al 4 gennaio prossimo, le rinnovate prescrizioni saranno valide dal 2023, ma i promotori vogliono, da subito, farsi trovare preparati. Anche perché le novità non mancano. Non a caso, giusto una settimana fa, si sono presentati in una settantina all’incontro informativo proposto dal Comune. In fondo erano ormai tre anni e mezzo che non ci si trovava a tu per tu per un confronto costruttivo. E lo scambio non è mancato, come ci conferma il capodicastero Sport e tempo libero Paolo Danielli. «La serata, doverosa, è stata interessante», tiene a far sapere.

Un contributo per tavoli e gazebo

Per l’autorità cittadina la riunione rappresentava, del resto, anche un po’ un test. Tra gli articoli dell’Ordinanza, al numero 12, non passa inosservata, infatti, l’introduzione di una ‘Tassa di contributo per spese logistiche’. Un balzello graduale – su una scala che va da un minimo di 50 franchi a un massimo di 750 – che ha l’obiettivo di coprire circa il 10 per cento dei costi sopportati dalla Città durante piccole e grandi manifestazioni, quanto a manodopera impiegata, trasporti e materiale utilizzato. In questo modo il Municipio, come ci anticipa lo stesso Danielli, stima di incamerare sui 30mila franchi l’anno, secondo i dati del 2019 (quindi prima della pandemia).

«Oltre a formalizzare scadenze e procedure – ci spiega il municipale –, abbiamo aggiunto questa nuova tassa per rispondere alle richieste di carattere logistico e, al contempo, dare seguito alle indicazioni politiche di esecutivo e Consiglio comunale sul contenimento dei costi. Si è fatto, quindi, un passo avanti, attraverso però una modalità sopportabile sul piano finanziario per società e manifestazioni». In buona sostanza, come mostrato ai partecipanti all’incontro durante una simulazione, posare una ventina di tavoli e un paio di gazebo e poco più costerà sui 100 franchi.

‘Si è compresa la necessità della misura’

Come è stato ‘digerito’ questo nuovo contributo? «Ci aspettavamo qualche reazione o commento – ammette Danielli –. Invece l’attenzione si è spostata più su altri aspetti dell’Ordinanza, come le implicazioni legate all’ambiente e alla sostenibilità degli eventi – tra i principi fissati nel documento, ndr –. Va detto che nelle settimane scorse avevamo già preannunciato agli organizzatori l’arrivo di questa nuova tassa. E ciò ha permesso di capire che non avrebbe messo a repentaglio la loro attività e che le quote di partecipazione sono abbastanza basse ed eque. Insomma, non è un modo per far cassetta, bensì per contribuire alle spese della Città. D’altro canto, in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo, era opportuno coinvolgere anche questo settore, peraltro fondamentale per la vitalità dei Quartieri».

L’esecutivo, in effetti, lo dice chiaramente nell’Ordinanza: "Nell’organizzazione delle manifestazioni – si legge sin dalle prime battute –, il supporto dato dalla Città deve tenere conto di un uso razionale e parsimonioso delle risorse finanziarie, umane e materiali a disposizione". E d’altra parte, il sostegno comunale porta con sé pure un altro messaggio: occorre capire che le società sono spronate a incentivare il volontariato, l’impegno diretto e il mutuo aiuto.

Sacco rosso e stoviglie riutilizzabili

Altra chiave di volta dell’Ordinanza ad hoc, è l’attitudine verso l’ambiente che ci circonda. «Delle ulteriori novità – fa notare Danielli – sono pure la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Innanzitutto, si è introdotto l’obbligo dell’uso del sacco ufficiale rosso. Un utilizzo sin qui non preso proprio alla lettera, come abbiamo constatato all’ultima Fiera di San Martino, dove si è verificato qualche disguido, con la presenza di alcuni sacchi neri, senza trascurare che nella benna è finito un po’ di tutto». L’invito codificato dal Municipio non lascia spazio a interpretazioni: gli scarti vanno separati e le stoviglie messe in tavola devono essere riutilizzabili, in linea con le disposizioni cantonali.

«Non partiremo a tappeto nel 2023 – tranquillizza il capodicastero –; ci aspettiamo però un chiaro impegno soprattutto nelle manifestazioni medio-grandi. Poi nel 2024 la presenza di stoviglie non monouso dovrà diventare la prassi, una consuetudine. Non dimentichiamoci che nel resto d’Europa vigono già i divieti: la direzione è quella». Così per dare una mano il Comune la settimana scorsa ha invitato una rappresentante dell’Acsi, l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana, per dare i giusti consigli.

Un occhio alla mobilità

Nell’Ordinanza, ci ricorda ancora Danielli, l’accento sulla situazione ambientale e la promozione di soluzioni sostenibili è evidente. «Anche sul fronte della mobilità esortiamo gli organizzatori a indicare, di preferenza, l’utilizzo dei mezzi pubblici, al pari della mobilità lenta e dolce e la definizione di posteggi ad hoc per evitare disagi nei Quartieri dove si svolgono gli eventi».

Spesa pubblica e percentuali

Con le nuove norme a Mendrisio si è ricercato, in altre parole, un giusto compromesso, in particolare a livello finanziario. «A volte mi sembra di fare l’equilibrista – confessa il capodicastero –. Da una parte ci sono le pressioni della politica che spingono verso la necessità di attivare delle misure di risparmio, dall’altra l’esigenza di continuare a far vivere i Quartieri della Città, senza trascurare il doveroso coinvolgimento delle società e degli organizzatori delle manifestazioni, chiamati a dare una mano. A chi insiste sul contenimento della spesa pubblica, in ogni caso, ricordo che, sommati, i miei dicasteri, ovvero Museo e Sport e tempo libero, rappresentano il 5 per cento del totale dei costi della Città». Come dire, prendere nota.

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