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Società ed eventi, a Mendrisio i contributi non si toccano

Il Municipio per ora non taglierà gli aiuti concessi alle associazioni locali. Al vaglio una ‘politica di sostegno più efficiente ed efficace’

Nel 2019 gli eventi hanno generato costi per oltre un milione
(Ti-Press)
6 settembre 2022
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L’esperto propone, ma è il Municipio (in questo caso di Mendrisio) che dispone. Per la Città sarà difficile sfuggire in questi anni al tema della revisione della spesa pubblica: questo è sicuro. L’esecutivo, però, ci vuole arrivare per gradi. E il primo non sarà, di certo, un taglio lineare ai contributi assicurati sin qui a società, associazioni e iniziative locali. Il messaggio arriva dritto dritto dall’autorità comunale tra le righe della risposta agli interrogativi messi sul tavolo il maggio scorso dalla Lista civica Per Mendrisio. Il suggerimento (uno dei più sostanziosi) avanzato come ipotesi di lavoro nel rapporto IQ Center, per ora, è stato messo da parte. In effetti, "la Città non intende attualmente applicare la misura di risparmio valutata in mezzo milione di franchi, perché arrecherebbe un duro colpo alla vitalità dei Quartieri e all’esistenza stessa di parecchie associazioni e manifestazioni".

Si ragiona sulla strategia futura

A Mendrisio c’è già chi tira un sospiro di sollievo. Non di meno il tema dei costi pubblici e della gestione del capitolo ‘sodalizi ed eventi’ rimane aperto. Il Municipio, si annuncia dando seguito alle sollecitazioni dei consiglieri Antonia Bremer e Tiziano Fontana, sta in effetti "valutando delle misure per rendere maggiormente efficiente ed efficace la politica di sostegno alle manifestazioni delle società e delle associazioni cittadine". Una dichiarazione di intenti che adesso andrà riempita di contenuti. Anche se, come si riconosce, è arduo intervenire sulla "bella realtà associativa presente sul nostro territorio"; ritenuta "importante per mantenere e crescere la vivacità dell’offerta del tempo libero, l’integrazione e le occasioni di incontro intergenerazionali fra gli abitanti dei vari Quartieri". Tant’è che la volontà di promuovere il fermento culturale e sportivo comunale è scritta nelle Strategie 2035.

Confermati gli aiuti. Ma c’è una tassa in più

Nel piatto i conti della Città e l’eventualità di dover rivedere verso l’alto (di due punti) il moltiplicatore, ecco che l’autorità politica si ritrova davanti ai suoi bei dilemmi. Pur conscia che da qualche parte bisognerà pur cominciare a risparmiare in modo evidente. Alla voce ‘manifestazioni’ s’inizierà, quindi, non decurtando i contributi – che in era pre pandemia, nel 2019, superavano i 320mila franchi – bensì ripensando le regole. Del resto, quell’anno la Città era stata scenario di 327 iniziative o progetti, 42 delle quali cittadine e 285 promosse da enti, società e associazioni. E ciò a fronte di 150 realtà associative locali.

Dopo essere intervenuti (nel 2018) sulle ore di lavoro prestate da operai e avventizi del Comune, adesso è in fase di preparazione una ordinanza ad hoc che, ribadisce l’esecutivo, a partire dal gennaio prossimo introdurrà una tassa "a parziale rimborso per le spese logistiche" legate all’organizzazione di eventi. Le associazioni ne sapranno di più in autunno, ma sin d’ora l’autorità cittadina conferma l’arrivo di "chiare indicazioni sulla qualità e la sostenibilità delle manifestazioni". Ovvero dei parametri chiave "anche per poter accedere a un sostegno cittadino".

Ad oggi non ci sono criteri specifici

Sin qui, come fa memoria lo stesso Municipio ai due consiglieri, ci si è mossi senza far capo a criteri specifici o formali. In effetti, i contributi elargiti – diretti e tanto ricorrenti che puntuali, destinatarie 90 associazioni – sono stati "stabiliti diversi anni orsono e/o acquisti con le aggregazioni". Di fatto, l’unica condizione per ricevere un sostegno finanziario è la presentazione ai due dicasteri competenti – Sport e tempo libero e Museo e cultura – dei conti, da mettere poi sulla bilancia assieme con l’importanza dell’evento, la qualità della proposta e l’impatto sulla popolazione.

Nell’anno di riferimento sono state 125 le manifestazioni legate alle 90 associazioni che ricevono un supporto. Quelle rimanenti – ovvero 160 su 285 – hanno beneficiato solo della gratuità del servizio di carattere logistico. In effetti, come evidenzia ancora l’esecutivo, le modalità di sostegno comprendono infatti i sussidi diretti, le prestazioni logistiche e la concessione di spazi della Città, a cominciare dagli impianti sportivi.

Tra spese e sostegni

A proposito di numeri, l’autorità comunale fa sapere che, sempre nel 2019, gli eventi globalmente hanno generato costi per oltre un milione. Ammontare che per oltre la metà – si parla di circa 670mila franchi – è da ricondurre in particolare a 21 manifestazioni cittadine come la Fiera di San Martino, la Sagra del Borgo, la Stramendrisio o la Fiera di San Giuseppe. A ciò si aggiungono le spese di carattere logistico: poco meno di 175mila franchi scaturiscono dai 125 eventi sostenuti finanziariamente, mentre 131mila franchi sono in relazione alle altre 160 manifestazioni promosse da enti o società non sussidiati.

Il Municipio mette in fila altresì la tabella delle associazioni che ricevono un contributo. Quasi tre pagine di beneficiari e cifre. Volendo suddividerle per sfere di interesse e dicasteri di riferimento, si può notare come alle iniziative culturali nel 2019 siano andati circa 183mila franchi, mentre a quelle sportive oltre 136mila franchi.

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