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L’uscita autostradale di Chiasso Centro sarà allungata

Il provvedimento, sollecitato da Municipio e Cantone, sarà introdotto a breve e garantirà un flusso maggiore di auto dalle rotonde di Largo Kennedy

All’uscita di Chiasso Centro
(Ti-Press)
24 ottobre 2022
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Gli automobilisti che frequentano Chiasso nelle ore di punta serali hanno imparato ad armarsi di pazienza. Il semaforo che il Dipartimento del Territorio su disposizione dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha posizionato in primavera all’uscita autostradale di Chiasso Centro, e la conseguente attivazione di quello all’imbocco dei ripari fonici, ha creato più di un malumore nel corso degli ultimi mesi. Nelle prossime settimane è però prevista l’introduzione di misure che dovrebbero portare a un miglioramento. «Ustra ha sollecitato questa soluzione per agevolare e mettere in sicurezza l’uscita autostradale – ricorda Sonia Colombo-Regazzoni, capodicastero Sicurezza pubblica e Territorio di Chiasso –. Personalmente credo che il semaforo abbia la sua utilità perché serve a mettere in sicurezza lo svincolo, e perché l’alternativa era chiudere l’uscita ‘spostando’ il problema a Balerna. Essendo però le rotonde di Largo Kennedy ravvicinate e quindi con poco agio, l’aver attivato questo semaforo che lascia passare 5-6 auto dall’autostrada e 2-3 da Largo Kennedy, ha nettamente favorito l’intasamento». La ripresa del cantiere nelle gallerie italiane poco fuori il confine ha contribuito a peggiorare la situazione. In sospeso, e sempre di stretta attualità, c’è anche la necessità di avere una corsia per i mezzi di soccorso. Esecutivo di Chiasso e Cantone si sono quindi rivolti all’Ustra. «Quella che ci hanno fatto è una proposta interessante – continua la municipale –. L’idea è quella di allungare l’uscita dell’autostrada in modo da poter contenere, in tutta sicurezza e con una segnaletica ad hoc, 20-22 auto in più sulla corsia. Questo dovrebbe consentire di lasciar ferme più auto in autostrada e quindi garantire un flusso maggiore in transito dalle rotonde». L’implementazione della misura, attesa «a breve», dovrebbe portare «un alleggerimento: il nostro è un intervento che vuole essere tempestivo, poi verranno fatte le necessarie valutazioni per il futuro». Oltre a definirsi «soddisfatta per il fatto che Ustra abbia capito il problema e dato seguito alle nostre rivendicazioni», Sonia Colombo-Regazzoni ha appreso «con soddisfazione l’avvio dell’esperimento di digitalizzazione a Chiasso Brogeda. Un progetto che dovrebbe snellire il traffico ed evitare la sosta di camion lungo la A2, un tema su cui il Comune di Chiasso si è battuto molto».

Piano viario, bilancio positivo

Da qualche mese a Chiasso è entrato in vigore il Piano viario che devia il traffico verso l’Italia sulla via Comacini, passando appunto dalle rotonde di Largo Kennedy, via ripari fonici. «I primi risultati sono abbastanza positivi – continua la capodicastero –. Ci sono ancora un paio di punti problematici, come l’intersezione all’altezza della Trattoria della Zocca dove abbiamo messo il cartello ‘Stop’, ma è anche una questione di abitudine». Nel complesso delle misure introdotte, «non abbiamo registrato nessun tipo d’incidente. Il doppio senso in via Manzoni funziona bene e anche la sistemazione di via Livio ha trovato la soddisfazione di negozianti e uffici». Per questa ultima arteria «resta la problematica degli automobilisti che, scendendo dalla stazione, pensano di poter immettersi sulla via Livio con una curva a gomito». Con la posa dei semafori definitivi, installati venerdì scorso, «abbiamo inserito la variante, inizialmente non prevista, che scendendo dalla stazione permette di svoltare a sinistra, sotto il tunnel di via Soldini per evitare a chi si reca nel Quartiere Soldini, a Pedrinate o Novazzano di dover raggiungere Largo Kennedy e sollecitare ulteriormente questo comparto». L’accordo con i proprietari per l’utilizzo del parcheggio di viale Volta è inoltre in essere fino alla fine dell’anno.

In stazione ancora qualche ‘problema di convivenza’

Qualche «problema di convivenza» si registra ancora alla stazione, dove il cantiere non ancora terminato e la presenza di tanti bus ha suscitato qualche malumore. «Ci siamo incontrati con i residenti e sono state prese delle misure che verranno attuate, entro la metà di novembre – precisa Colombo-Regazzoni –. La soluzione più fattibile verrà trovata in accordo con le aziende di trasporto, che fanno parte del gruppo di lavoro e con le quali la collaborazione è ottima». Il Cantone ha inoltre provveduto a pubblicare la zona-20, la zona d’incontro, al terminale. Con il nuovo piano viario, il transito davanti alla stazione è consentito solo ai mezzi pubblici e per operazioni di carico-scarico. «Gli automobilisti sono a conoscenza di queste nuove regole, ma inevitabilmente qualche furbetto c’è – ammette la municipale –. La zona è controllata dalla polizia, che ha già emesso delle multe. Il Dicastero ha dimostrato di essere tollerante e comprensivo, puntando molto sulla comunicazione, ma adesso è arrivato il momento di far rispettare le regole».

Il fermento edilizio non manca

Ormai archiviati i lavori del Piano viario, i cantieri continuano a essere protagonisti della cittadina di confine. I lavori in via Bossi dureranno fino al prossimo mese di giugno e toccherà in seguito al quartiere di via Franscini. «Dopo questi due interventi, il centro sarà completamente rifatto». Dopo anni di tribolazioni, un altro comparto cittadino, quello di via Odescalchi, sta invece vivendo una nuova vita. La riqualifica, con tanto di parco-giochi privato, posteggi e ristrutturazione anche interna, messa in atto da un privato con il quale è stata instaurata da subito un’ottima collaborazione con i servizi comunali «sta riscuotendo un grande successo, con il 70 per cento degli appartamenti già affittati». A far riflettere in conclusione Sonia Colombo-Regazzoni è il fatto che gli appartamenti disponibili a Chiasso sono comunque generalmente piccoli e un po’ vetusti. Infatti quelli nuovi e di almeno quattro locali sono merce ricercata, ma purtroppo rara. «Chiasso è una cittadina che offre tanto per le famiglie, sia dal punto di vista scolastico, che di mobilità, di servizi e strutture sportive. Ma se non ci sono appartamenti idonei, le stesse famiglie rinunciano a venire ad abitare a Chiasso».

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