Mendrisiotto

Per il successo? Ad Arzo e Meride basta un colpo... di vento

Si è conclusa fra calorosi applausi, dopo quattro giornate ricche di incontri, la ventiduesima edizione del Festival internazionale di narrazione

A me gli occhi e... la mente
23 agosto 2022
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Ha calato il sipario domenica 21 agosto, la ventiduesima edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo. Quattro giornate che sono state un condensato di incontri, spettacoli, laboratori, momenti musicali e proposte culturali, dalle più impegnate alle più divertenti. Straordinaria, dunque, è stata la risposta del pubblico. Nel corso dei quattro giorni, grandi e piccini hanno riempito, fra Arzo e Meride, con il loro calore e i loro applausi tutti gli spazi, confermando l’intima natura della manifestazione: "Una realtà – come spiegato dagli organizzatori – che prima di ogni altra cosa è incontro, condivisione e vicinanza". Festival che non ha mancato di mostrare anche il suo ‘risvolto’ ecologico: la proposta cioè di un evento "più sostenibile dal punto di vista ambientale, una spinta a lasciare a casa l’automobile e raggiungere il Festival con i mezzi pubblici, gratuiti in tutto il cantone, tramite i biglietti per gli spettacoli".

L’edizione, dal titolo ‘Che basta un colpo di vento per’, ha del resto toccato temi quali l’impatto delle nuove tecnologie, l’identità, la giustizia, la mafia. I bambini hanno potuto godere di storie ricche di fantasia, magia e possibilità. Uno spazio particolare, poi, è stato quello dedicato alla compagnia Karakorum Teatro, che ha presentato l’esito del suo lavoro sulle frontiere e che l’ha portata ad abitare il territorio della montagna per qualche settimana, alla ricerca di storie. Non sono mancate occasioni di crescita e scambio confrontandosi sulla tecnologia, i confini, le narrazioni per l’infanzia, le figure visionarie e dimenticate. Il progetto ‘Narrare senza stereotipi’ con laboratori per adulti e bambini, incontri e spettacoli ha reso, infine, possibile la condivisione di interrogativi e prospettive intorno alle narrazioni dedicate all’infanzia. "Eccezionale, ancora una volta – hanno voluto ricordare i promotori – è stato l’elemento più prezioso: l’incredibile gruppo di collaboratori, volontari e pubblico; persone che con la loro affezionata e tenace presenza accompagnano e rendono possibile il Festival, anno dopo anno".

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