Mendrisiotto

'Ul Neguziett' di Tremona cerca la formula per il futuro

Il negozio di alimentari ha festeggiato i 90 anni di attività e guarda alle prossime sfide. La principale è la sopravvivenza

Ti-Press/Elia Bianchi
9 settembre 2019
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Non più (unicamente) un negozio di paese, ma anche un punto di incontro e di aggregazione. ‘Ul Neguziett’ di Tremona ha festeggiato sabato i suoi primi 90 anni di attività e si prepara alle non facili sfide future. «Piangersi addosso non serve – commenta la presidente della cooperativa Laura Modenato –. Dobbiamo trovare il nostro equilibrio per diventare qualcosa che, nella realtà di oggi, funziona e offre qualcosa di vantaggioso alle persone». La sfida principale è quella legata alla sopravvivenza. «Ogni mese è una scommessa riuscire a pagare bollette e fornitori – ammette la presidente –. Nei momenti in cui pensavamo di dover consegnare i libri contabili e abbiamo lanciato delle sottoscrizioni, paradossalmente le persone hanno risposto più con i versamenti che venendo a fare la spesa». Se da una parte «ci dispiace perché vorremmo fare il nostro lavoro fornendo un servizio», dall’altra c’è stata la dimostrazione dell’attaccamento della popolazione della Montagna al negozio.

L’avventura del ‘Neguziett’ è iniziata come associato dell’Unione svizzera delle cooperative di consumo di Basilea e proseguita come realtà autonoma dal 1987. Fino agli anni 50 Tremona poteva contare su altre piccole botteghe, le osterie vendevano qualche prodotto e alcuni artigiani e ambulanti raggiungevano periodicamente Tremona.
Oggi lo scenario è cambiato. «Siamo rimasti l’unica realtà di incontro del paese e perderla sarebbe un grosso rischio – sostiene la presidente –. Una realtà come questa sta acquisendo altri significati dal punto di vista sociale, perché permette ai vecchi e ai nuovi residenti di Tremona, o in generale della Montagna, di incontrarsi, così come di stabilire un contatto con le fasce più deboli della popolazione». ‘Ul neguziett’ «è un negozio di alimentari ma non solo – aggiunge Laura Modenato –. In assortimento abbiamo coloniali, detersivi, prodotti cosmetici e di igiene, un minimo di cartoleria e un banco del fresco con salumi e formaggi di qualità. Cerchiamo infatti di privilegiare i prodotti e i produttori locali». Una delle caratteristiche del negozio è quella di voler essere al passo con i tempi. Oltre a essere presente sui social – con un profilo Instagram e una pagina Facebook – negli spazi del negozio ci sono anche molti prodotti senza glutine e senza lattosio e un settore dedicato al biologico (ad eccezione, almeno per ora, di frutta e verdura perché «ha un grande scarto e non era sostenibile»). Oggi al ‘Neguziett’ lavorano due persone a tempo parziale «che garantiscono un cento per cento». Ad affiancarle, sottolinea la presidente «c’è una grossa rete di volontari». Grazie alla sensibilità del Municipio di Mendrisio, il negozio di Tremona si occupa anche di parte della fornitura alle scuole dell’infanzia di Arzo e Meride. «Per offrire un servizio più utile possibile, ogni lunedì mattina ci sono delle coppie che portano la merce direttamente alla mensa. Un servizio porta a porta che garantiamo anche a qualche persona anziana».

Guardando al futuro, Laura Modenato ha le idee chiare. «Basterebbe che le persone facessero qualche spesa in più, perché è un pregiudizio che i piccoli negozi siano più cari, e non saremmo sul filo del rasoio – commenta –. Dobbiamo tenere duro: da quello che si legge, se queste realtà riescono a trovare le formule giuste per rispondere alle esigenze dei clienti saranno destinate a funzionare perché dopo l’abbuffata della grande distribuzione le persone stanno tornando verso i piccoli centri». Toccherà al ‘Neguziett’ «trovare la giusta formula – conclude Laura Modenato –. Dobbiamo andare a

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