Mendrisiotto

Se n'è andato Giuliano Mauri, 'ul sciur delegaa'

Si è spento a 85 anni l'ultimo delegato di Polizia a Chiasso. Diventò agente nel 1957, poi quarant'anni di servizio. Si è occupato di diversi casi importanti.

In una fotografia del 1998, poco prima di andare in pensione
(TiPress)
9 gennaio 2020
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Anche una volta smessi i panni del poliziotto per molti (soprattutto a Chiasso) era rimasto ‘ul sciur delegaa’. In Polizia, del resto, Giuliano Mauri, ci è rimasto una vita: quaranta gli anni di servizio che poteva vantare al suo attivo quando, nel 1998, si accingeva ad andare in pensione.

La notizia della sua scomparsa (mercoledì all’età di 85 anni), rimbalzata in redazione, non ha quindi lasciato indifferente chi lo conosceva bene, e persino chi lo ha sentito anche solo nominare. Lui, del resto, è stato l’ultimo delegato di Polizia a Chiasso. L’ultimo prima della riorganizzazione che ha modificato l’assetto del Corpo; un aspetto, questo, al quale guardava con attenzione dall’alto della sua esperienza.

Giusto poco prima di chiudersi alle spalle la porta dell’ufficio – nel maggio del 1998 –, Mauri si era raccontato a ‘laRegione’. Concedendo così un po’ sé e ragionando su una criminalità (quella di frontiera), cambiata, già allora, agli occhi di chi la combatteva.

Giuliano Mauri, d’altro canto, aveva vestito l’uniforme da agente nel 1957. Mossi i primi passi al posto di Gendarmeria di Locarno, dopo pochi mesi era stato trasferito nella cittadina; e qui, un passo alla volta, nel 1976 era arrivato al vertice.

Un percorso che aveva lasciato in lui, indelebile, il ricordo delle pattuglie che raggiungevano i luoghi degli incidenti in bicicletta. Più d’uno, poi, i casi importanti (anche con riverberi internazionali, come la vicenda Texon-Credito Svizzero) con cui si era ritrovato confrontato, tra questi alcuni delitti irrisolti (di cui si rammaricava), controbilanciati da altri successi. Mauri riceverà l’ultimo saluto sabato, alle 14.30, al crematorio di Chiasso.

Ai famigliari le condoglianze della redazione.

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