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‘Porterò avanti quanto avviato nella scorsa legislatura’

Per il nuovo sindaco di Val Mara Jgor Zocchetti saranno 4 anni all’insegna della collaborazione e del coinvolgimento di tutti i cittadini dei quartieri

Si avvicina la votazione sulla casa anziani di Melano
(Ti-Press/Zocchetti)
24 aprile 2024
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Val Mara, nato dall’aggregazione dei Comuni di Rovio, Maroggia e Melano si appresta a entrare nella sua seconda legislatura. Alla guida del Municipio sarà l’ex vicesindaco Jgor Zocchetti (Plr), che si è distinto nel risultato ottenuto durante le elezioni comunali, aggiudicandosi il sindacato con 658 voti. Succede al socialista Jean-Claude Binaghi, che, dopo oltre un quarto di secolo di politica attiva, ha deciso di non ricandidarsi per dedicare il proprio tempo alle sue passioni personali. «Il lavoro svolto in questi due anni mi ha permesso di entrare in contatto con molte persone e di approfondire molti temi – racconta a ‘laRegione’ Zocchetti –. Speravo di continuare il mio impegno in seno all’esecutivo, poiché due anni sono troppo brevi, ma non mi aspettavo di diventare sindaco così presto. Il fatto di aver collaborato con Binaghi in qualità di vicesindaco probabilmente ha fatto sì che gli elettori vedessero nel mio impegno una continuità. Inoltre, credo di avere una buona conoscenza del territorio in cui sono nato e cresciuto, vivendolo anche in qualità di padre di famiglia». Un risvolto politico dunque inatteso ma che coglie a braccia aperte e con gratitudine: «Il risultato personale è senz’altro soddisfacente ed è stato certamente significativo. Ringrazio sentitamente tutte le elettrici e tutti gli elettori che mi hanno sostenuto».

‘Tutti i quartieri sono trattati allo stesso modo’

Aggregarsi non significa necessariamente concordare su tutto e la prima ed eccezionalmente breve legislatura di Val Mara lo ha dimostrato. Non è mancato infatti un referendum che con il 66,5% dei votanti ha bocciato il credito da quasi un milione di franchi che sarebbe servito per la ristrutturazione della sala multiuso di Rovio. Un ammodernamento che esecutivo e maggioranza del legislativo avevano promosso affinché si potessero centralizzare nell’edificio tutti i servizi comunali presenti nell’ex comune, ma che i contrari ritenevano eccessivamente costoso. Binaghi a suo tempo si era detto dispiaciuto del risultato interpretandolo come un chiaro messaggio da parte della popolazione alla quale sembrerebbe andare bene che ci sia un quartiere meno servito degli altri. C’è effettivamente questo rischio? «Tutti i quartieri saranno trattati allo stesso modo – rassicura Zocchetti –, collaboriamo strettamente con le commissioni di quartiere che ci riportano le opinioni costruttive o meno degli abitanti, quindi non temo che ci siano quartieri più favoriti di altri. I progetti proposti dal Municipio per i singoli quartieri devono avere il sostegno della maggior parte degli abitanti di quel quartiere, altrimenti non avrebbe molto senso portarli avanti».

‘L’aggregazione non cancella l’identità e la storia di un luogo’

E a proposito di aggregazioni, Arogno si era chiamato fuori dal progetto Val Mara, e i tentativi della petizione per essere riammessi erano stati vani. In futuro potrebbe esserci una loro reintegrazione? «È difficile prevedere il futuro su questo punto – afferma –. In generale, per portare avanti le aggregazioni sono necessari almeno due elementi: la volontà politica e l’interesse della popolazione a far parte di un unico nuovo comune aggregato. Se questi elementi sono presenti, insieme ad altri fattori, la porta è sempre aperta. Credo che i cittadini di Arogno abbiano rifiutato l’aggregazione per motivi identitari, temendo di perdere l’identità del loro paese. Sono convinto che l’aggregazione non cancelli le identità e la storia di un luogo, ma piuttosto avvicini le istituzioni comunali alle esigenze di tutti i cittadini. Offre l’opportunità di creare un comune forte, con voce in capitolo e responsabile, in grado di fornire servizi efficienti che rispondano alle mutate esigenze della popolazione».

Un’altra votazione in arrivo

Anche l’avvenire del Comune ha in serbo una votazione. A febbraio sono state depositate le firme contro l’ubicazione (più che il progetto in sé) della casa anziani a Melano e per la quale la cittadinanza sarà chiamata alle urne a giugno. «Riguardo ai due referendum, ritengo che entrambi siano un segnale importante delle priorità della legislatura passata ma anche in corso, che deve tener conto non solo delle finanze, ma anche dei bisogni prioritari della popolazione. È fondamentale avere servizi efficienti e strutture aggiornate sul territorio di Val Mara». La creazione di una casa per anziani «è un progetto significativo, già avviato dall’ex Municipio e dal Consiglio comunale di Melano e sostenuto anche dalla pianificazione cantonale. Mi rendo conto che una nuova costruzione possa generare incertezze e perplessità; sarà la popolazione a decidere il 9 giugno. In ogni caso, mi attengo al volere del popolo sovrano».

‘Coinvolgere le generazioni future’

Ma la politica non si ferma e neanche i progetti e i buoni propositi. «In qualità di sindaco, il mio obiettivo principale sarà quello di lavorare per un’efficace collaborazione con le altre forze politiche e con i colleghi di Municipio, che ora sono rappresentati anche in modo eccellente dalle donne. Sicuramente mi impegnerò a portare avanti quanto è stato avviato nella scorsa legislatura e ritengo che ora sia giunto il momento di concretizzare alcuni grandi progetti che sono già in cantiere e ovviamente nel rispetto delle finanze pubbliche. Sono un esempio la ristrutturazione del centro sportivo Sovaglia e dell’Ala Materna, dove ha sede la scuola dell’infanzia ed elementare di Rovio, nonché l’ostello». Inoltre, conclude Zocchetti, «intendiamo lavorare insieme per coinvolgere le future generazioni nell’interesse per la vita politica, che è anche sociale e comunitaria. Ritengo che il tasso di partecipazione del 55,54% degli elettori sia troppo basso, considerando la lunga lotta per ottenere il diritto di voto nel corso della storia. Possiamo e dobbiamo fare di più per sensibilizzare la popolazione e incoraggiarla a partecipare attivamente alle decisioni, non solo a livello comunale, ma anche cantonale e federale. La politica comunale è quella più vicina ai cittadini e dovrebbe quindi essere più partecipativa».

Lunedì 22 aprile i neoeletti municipali hanno dichiarato la propria fedeltà alla Costituzione e alle leggi dinnanzi alla Giudice di pace del Circolo del Ceresio Daniela Gilardoni. Tacitamente eletto, Zocchetti, oltre all’amministrazione comunale tiene il Dicastero formazione. Il ruolo di vicesindaco è stato assegnato a Marzio Proietti (Ps), che sarà a capo anche dei Trasporti, comunicazioni, sanità e socialità.

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