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Il ‘don’ scomunicato che vede la Madonna... appare a Lugano

Alessandro Minutella, ex sacerdote, fortemente critico sulla Chiesa cattolica e su papa Francesco ospite di una conferenza

Alessandro Minutella
11 marzo 2024
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Papa Benedetto non diede le dimissioni e Francesco non può essere pontefice. È questo, quanto meno, il ‘credo’, lo possiamo ben dire, di chi accoglierà in Ticino don Alessandro Minutella. Figura controversa, l’ex sacerdote, scomunicato nel 2018 dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, è accusato di ‘delitto di eresia e delitto di scisma’. Recentemente del resto ‘Il Giornale’ ne ha stilato un ritratto fortemente critico e pieno di ombre (da questioni amministrative e legali ‘fumose’ che toccano la comunità che dirige, ad acqua spacciata per santa, da bilanci inesistenti per contro a laute donazioni a pratiche esorciste).

Prete social e controverso

Emarginato dalla Chiesa cattolica, forte però dei suoi 88 mila follower su Facebook e un canale YouTube (Radio Domani Nostra) da quasi 53mila iscritti, Minutella gira l’Europa continuando a indossare l’abito talare, impartendo i Sacramenti (fra cui battesimi e matrimoni) e consacrando religiosi a Carini, comune a una manciata di chilometri da Palermo, dove sorge la “sua” Piccola Nazareth, struttura contestata e abusiva (sul suo suolo vige da anni un ordine di demolizione che nessuno a finora eseguito).

Minutella, che si autoproclama veicolo tra i santi e i fedeli, tanto da affermare di parlare con la Madonna e padre Pio, apparirà a Lugano mercoledì, 13 marzo, all’Hotel Pestalozzi alle 19 (ingresso gratuito). Alla conferenza parteciperà anche il professor Luca Brunoni, storico della chiesa e insegnante. Modererà il giornalista Corrado Galimberti, autore di un libro di prossima uscita intitolato ‘Antipapa’.

La Curia non è stata invitata

Ma di cosa si parlerà? «In tempi particolarissimi per la Chiesa – ci ha spiegato Brunoni –, don Minutella, di cui non condivido l'immagine diffusa sui media, di rientro dalla Germania ha chiesto di fermarsi in città così da condividere le mie acquisizioni storiche e canoniche sulla reale natura delle dimissioni di papa Ratzinger. Benedetto XVI infatti non ha mai abdicato, ma ha lasciato semplicemente l’esercizio attivo, così che ‘papa’ Francesco è sicuramente a capo di una compagine mondiale ma non della Chiesa».

La Curia, e l’amministratore apostolico, sono stati invitati? «Perché mai avremmo dovuto?» chiosa Brunoni.

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