Luganese

Piscina e Glamping s'immergono nella variante pianificatoria

In pubblicazione la modifica puntuale del Pr di Lugano per disporre delle basi legali legate alla realizzazione del futuro centro balneare a Carona

Un’immagine di come cambierà una parte del comparto
(Rendering progetto Lugano)
4 marzo 2024
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È in pubblicazione, fino al 30 marzo, la variante di Piano regolatore di Lugano, sezione di Carona, denominata “Oggetto pubblico 1g attrezzature turistico-ricreative”. La documentazione conta poco meno di 100 pagine ed è rappresentata dal “Rapporto di pianificazione comprendente norme di attuazione e allegati grafici”. La variante di Pr, lo ricordiamo, è dovuta all’adeguamento necessario, affinché si possano creare le basi legali per realizzare le attrezzature turistico-ricreative (risanamento del centro balneare e realizzazione del Glamping), quanto si vuol dotare il comparto di contenuti misti pubblici e privati.

Strutture in perdita d’esercizio

Le infrastrutture e gli edifici delle piscine di Carona da anni necessitano un rinnovo. La destinazione, negli ultimi anni, ha riscontrato una flessione in termini di utenza. L’ultimo risultato d’esercizio positivo risale infatti all’estate del 2003, caratterizzata da temperature canicolari di portata eccezionale. Dati incoraggianti, invece, sono stati rilevati nel 2020 (anche a causa della pandemia e della forte affluenza di turisti provenienti da oltre Gottardo) e nel 2022, un anno caratterizzato da un periodo estivo particolarmente soleggiato e caldo. A parte queste due stagioni, la struttura è andata in perdita. Proprio per ridurre i disavanzi d’esercizio della piscina, a partire dal maggio 2015, il Municipio ha deciso di accorciare il periodo di apertura aprendo le piscine solo nei mesi di giugno, luglio e agosto.

La pubblicazione della variante di Piano regolatore segue l’approvazione dei due messaggi da parte del Consiglio comunale di Lugano, nella seduta del 13 novembre 2023. Due messaggi che, in estrema sintesi, ridimensionano di circa la metà (rispetto alle previsioni iniziali) l’area destinata al Glamping, la cui gestione sarà affidata al Tcs. Area che è stata valutata positivamente, perché “sorgerà in una porzione di parco poco utilizzata dai fruitori della piscina, che disporrà comunque di un parco di superfici ampie e generose”. Risulta dunque “più compatta rispetto a quanto inizialmente immaginato e risponde a un altro interesse pubblico, la cui utenza è complementare a quella che frequenta le piscine”. Anche le piscine sono state ‘ridisegnate’ con tre vasche, mentre è stata confermata l’eliminazione del mingolf ed è per il momento esclusa la realizzazione della Spa, prevista in corrispondenza della piccola costruzione a ridosso dell’ex cava.

Posteggi, si valuti sul fabbisogno

Dal rapporto di pianificazione, si legge che il Dipartimento del territorio (Dt) invita il Municipio a valutare “con attenzione la proposta di riduzione del numero di posteggi pubblici nel comparto senza prima aver effettuato un’analisi del fabbisogno di parcheggi, che consideri l'intero territorio di Carona”. Non sono invece emersi problemi particolari dal punto di vista della protezione del paesaggio: il Glamping è ritenuto confacente e compatibile con la particolare funzione del bosco. Pure “la sinergia tra contenuti pubblici” ha ottenuto la benedizione del Dt. Una sinergia ritenuta di interesse pubblico, “in quanto contribuisce alla sostenibilità economica delle infrastrutture delle piscine che verranno rinnovate (centro balneare) e che potranno, tra le altre cose, beneficiare di una nuova utenza legata alla presenza del Glamping”.

Contenuto l’impatto del traffico

Secondo l’ipotesi prudenziale in merito al transito di veicoli, si legge che “il valore di traffico generato giornalmente subisce un incremento pari a 124 unità, ossia il 20% in più rispetto al volume di traffico attuale”. Il Cantone non ha posto obiezioni nemmeno in merito a questo aspetto: “La presenza di attività diverse all’interno del comparto permette di distribuire il volume di traffico sull’arco della giornata. Se si considera la distribuzione oraria, si può dunque assumere che l’impatto del Glamping non modifica in modo sensibile il traffico presente durante l’ora di punta e che la variazione nel traffico prodotto giornalmente (stimato in dieci movimenti all’ora su 12 ore) è tale da non compromettere la vivibilità del nucleo di Carona (a livello di disagio generato da traffico eccessivo)”.

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